Una cosa da chiarire per quanto riguarda il nostro ministro dell’interno è il fatto che il suo obiettivo non sono gli stranieri in nome della cosiddetta difesa degli italiani.
L’obiettivo vero da eliminare sono i poveri, dai migranti africani ai rom che vivono nei campi da abbattere – secondo Matteo – con le ruspe.
Per quanto riguarda invece i ricchi rom non una parola. Eppure esistono clan di zingari malavitosi, come il clan Spada, quello di Roberto e della testata al giornalista, o quello potente dei Casamonica, che impreziosì il funerale del boss congiunto con carrozze e cavalli neri e un giro di elicottero sui cieli della capitale per gettare sul mesto corteo petali di rose. La voce grossa la si fa però con i piccoli e con i poveri.
Finora molti italiani si sono illusi che con queste misure sarebbero stati più tutelati. Allora aspettiamo la flat tax, gigantesco regalo ai ricchi, magari finanziata con condoni fiscali o con l’eliminazione delle detrazioni fiscali su spese mediche e ristrutturazioni, così vedremo se Matteo è un padre rude ma giusto o semplicemente uno che fa gli interessi di padroni e padroncini e del solo “nero” che a loro piace: quello del contante. adg
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