Sostiene Manlio Dinucci che con l’attuazione del Nafta, il trattato nordamericano del libero commercio, gli Usa e il Canada hanno inondato il Messico di prodotti agricoli a basso costo, rovinando milioni di contadini che si sono riversati nelle fabbriche a ridosso del confine dove sono stati impiegati in aziende americane, con bassi salari e grande sfruttamento.
Da qui l’esigenza di emigrare negli USA e di valicare il muro che, iniziato nel 1994 dal presidente Clinton, è stato proseguito da Bush, rafforzato da Obama e che è nelle intenzioni di Trump di completare.
La crisi dei migranti è crisi di un modello di sviluppo neo coloniale che porta alla rovina milioni di agricoltori, portandoli alla fame e alla necessità di spostarsi per sopravvivere.
La causa degli spostamenti di popolazione sono le multinazionali e la loro politiche neo coloniali, in America come in Africa. adg
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