Sabato 7 luglio alle ore 11 si terrà presso la prefettura di Gorizia un presidio per denunciare la politica di respingimento dei migranti, la chiusura dei porti e la criminalizzazione delle ONG.
Ci sono stati in questo ultimo periodo centinaia di morti nel Mediterraneo, tra cui molti bambini. La politica che si sta attuando in Italia e in altri paesi europei contraddice i principi fondamentali del diritto internazionale, crea un clima di egoismo e indifferenza davanti ad una drammatica migrazione di cui i paesi europei sono corresponsabili, avendo contribuito alle guerre, alla vendita di armi, alla distruzione di ambienti naturali in Africa.
L’indifferenza è il terreno di coltura dei drammi che si sono consumati sul suolo europeo durante il secolo scorso e noi ci rifiutiamo di assistere impotenti alla tragedia che coinvolge uomini, donne e bambini simili a noi.
Per questo il Forum aderisce al presidio organizzato a livello nazionale da Libera, ANPI, ARCI e da tante persone che si sono mosse a livello locale.
Saremo presenti indossando una maglietta rossa, simile a quella che avevano i bambini affogati nel mare. adg
Cari amici del Forum, è importante che l’evento di sabato abbia una sola connotazione, quella ben espressa nel documento dei promotori nazionali: “Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini”.
Non saremo lì a rappresemtare le nostre associazioni o partiti di appartenenza, niente bandiere, niente comizi, solo una #magliettarossa la nostra umanità, la nostra voglia di condividere e di chiedere e di impegnarci per #fermarelemorragia di umanità ormai dilagante attorno a noi!
http://www.libera.it/schede-549-una_maglietta_rossa_per_fermare_l_emorragia_di_umanita
Se fosse tuo figlio
riempiresti il mare di navi
di qualsiasi bandiera.
Vorresti che tutte insieme
a milioni
facessero da ponte
per farlo passare.
Premuroso,
non lo lasceresti mai da solo
faresti ombra
per non far bruciare i suoi occhi,
lo copriresti
per non farlo bagnare
dagli schizzi d’acqua salata.
Se fosse tuo figlio ti getteresti in mare,
uccideresti il pescatore che non presta la barca, urleresti per chiedere aiuto,
busseresti alle porte dei governi
per rivendicarne la vita.
Se fosse tuo figlio oggi saresti a lutto,
odieresti il mondo, odieresti i porti
pieni di navi attraccate.
Odieresti chi le tiene ferme e lontane
Da chi, nel frattempo
sostituisce le urla
Con acqua di mare.
Se fosse tuo figlio li chiameresti
vigliacchi disumani, gli sputeresti addosso.
Dovrebbero fermarti, tenerti, bloccarti
vorresti spaccargli la faccia,
annegarli tutti nello stesso mare.
Ma stai tranquillo, nella tua tiepida casa
non è tuo figlio, non è tuo figlio.
Puoi dormire tranquillo
E sopratutto sicuro.
Non è tuo figlio.
È solo un figlio dell’umanitá perduta,
dell’umanità sporca, che non fa rumore.
Non è tuo figlio, non è tuo figlio.
Dormi tranquillo, certamente
non è il tuo.
Sergio Guttilla
29 giugno 2018
Dedicata ai 100 morti in mare, morti affogati
in attesa di una nave che li salvasse.