Le persone più insopportabili sono quelle che dopo essersi bevute un oceano di alcol, fumato 60 sigarette al giorno ed essersi “redenti” vogliono convincere gli altri delle loro virtù, guardando dall’alto al basso i viziosi e muovendo la mano stizzita quando una piccola nuvoletta di fumo arriva alle loro narici.
Ancora più repellente è chi, dopo aver ingurgitato il latte della sinistra più estrema, la irride e la disprezza perchè “non esiste più differenza tra destra e sinistra, siamo in un altro millennio” e al massimo si può oggi essere rozzobruni.
Il maestro dell’opportunismo paraculista è il cosiddetto filosofo Diego Fusaro. Egli – allievo di Costanzo Preve, un grandissimo e misconosciuto studioso del marxismo, persona colta e intelligente e proprio per questo priva di successo nel mondo accademico (noi però a Gorizia lo abbiamo portato) – ha integralmente scopiazzato il maestro (tanto pochi lo avevano letto) nella fase in cui purtroppo anche Preve si era avvicinato a posizioni di destra francese (Alain de Benoist) spacciando per sue (di Fusaro) idee e posizioni del maestro ormai morto.
Essere rozzobruni è un grande vantaggio, perchè così si può prendere a destra e a manca ed è difficile essere contestati: lo sa bene Fusaro che spazia da Casa Pound alle pagine del Fatto Quotidiano.
Il suo ultimo bersaglio sono le magliette rosse. Fusaro non concepisce che qualcuno vada in piazza perchè è stanco e stufo di avere funzionari pubblici che in servizio dicono “Zingari andate fuori dai c…”, anche perchè sa benissimo che, se facesse altrettanto con l’alunno rompiscatole, sarebbe licenziato e minacciato dalla famiglia. Invece allo zingaro, che non difende nessuno, si possono dire le peggio cose che tanto il Capitano difende sempre.
Quello con la maglietta rossa va in piazza e sa che il suo gesto non cambierà il mondo, sa che il potere che ci governa è tanto solido proprio perchè la gente pensa che tutti i mali dipendono dai poveracci e non dai ricconi a cui danno anche la flat tax, sa che ci vorrebbero gesti ben più concreti, ma non avendo per ora un’alternativa, dimostra almeno che lui non la pensa come il Capitano.
Ma ecco che arriva il biondo Fusaro che lo accusa di “aprire le porte al globalista Soros” “di essere connivente con l’iperliberismo e il turbocapitalismo”. Fusaro, per favore, contieniti: hai già ottenuto un posticino alla Università privata S. Raffaele, quella di don Verzè, bancarottiere, vai in TV a dire le tue idee di risulta, lascia almeno in pace la gente, anche perchè, vista la tua carriera, Soros lo conosci di certo meglio di noi. adg
Condivido dalla a alla z e naturalmente detesto Fusaro, come detesto tutti quelli che con chissà quali esperienze di vita all’attivo, se ne atteggiano maestri. Aggiungo una cosa però:non è che siccome siamo sovrastati da poteri parassitici che si ingrassano di diseguaglianze, l’accattone, il balordo, la microcriminalità smettono di essere un problema. Al contrario, sono un problema che intacca generalmente quelli già provati dai suddetti poteri. Non credo nella bontà primigenia dell’essere umano e non mi stupisco dell’egoismo:non mi stupisco di chi stigmatizza l’immigrato (che non ruba il lavoro, ma aumentando l’offerta di lavoratori abbassa il suo valore in diversi settori) e difende il padrone in quanto mammella avara che lo nutre. La mia domanda è quando ci sarà qualche sinistra rozzorossa in grado di parlare con quel potenziale elettorato, capirne i problemi (spesso veri) per sottrarlo ai paraculi neri, bruni, verdi, confindustriali o di altri colori? Anche Marx osservò che per abbassare i costi e le pretese dei lavoratori inglesi, si importavano degli irlandesi…