Senza girarci troppo intorno, il Sindaco e le forze politiche che lo sostengono si sono beccati in questi giorni dei razzisti da parte della chiesa locale. È partito con Sinuhe, tutti gli altri parroci l’hanno sostenuto, ha chiuso oggi don Zuttion. Manca il Vescovo, che aveva già espresso analoghe posizioni qualche mese fa.
Nell’ imbarazzo generale Sindaco e maggioranza mettono su una difesa in stile non sono razzista, ho anche tanti amici neri, ma prima i bianchi. Confermando, in sostanza, di esserlo, per credo o per convenienza poco importa. Prima i goriziani, dice il sindaco goriziano da una generazione, la sua. E tutti dietro, tranne progetto fvg di Piscopo Stasi Picariello De Sarno, gli “ospiti” secondo l’apostrofe di Zotti in consiglio comunale.
Il primo cittadino finisce così in un pantano, perché chi ha fatto domanda alla data di scadenza per la presentazione della stessa era già residente a Gorizia da almeno due anni, solo non in casa Ater, quindi per esempio pagava già da un po’ la tari, mandava i figli a scuola, faceva la spesa qui o in Slovenia come tutti i goriziani.
Però per il sindaco viene dopo, perché prima c’è qualcun altro. Chi? Chi sono questi goriziani che devono venire prima di altri goriziani? Sono in realtà un’entità astratta, una categoria inventata funzionale a tenere buona una parte dei cittadini, perché come dice bene don Sinuhe, se li chiamiamo “poveri” si vede che per i “poveri” quest’amministrazione non ha fatto un cazzo, e scusate se l’ho chiamata amministrazione.
Per i “poveri” italiani, per i “poveri” stranieri, indistintamente, un’emerita fava. È passato un anno e mezzo quasi, e il bilancio parla di una manciata di tirocini fatti coi soldi ricevuti perché c’erano in città i migranti, 500 euro per migrante. I migranti hanno dato i soldi agli italiani. Ma Ziberna Gentile e compagnia cantante dicono sulle case Ater prima i goriziani, perché “Gorizia non può risolvere i problemi del mondo”, facendo così credere che chi fa domanda è un migrante, non un residente.
Lo fanno appositamente, ovvio. Per mettere i poveri contro altri poveri e nascondere che per i goriziani, tutti, non sanno cosa fare. AP
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