“Potrebbero essere misure provvisorie, ma anche no” e “trasferire le ciclabili sulla strada significherà togliere i parcheggi e non so se questo è il desiderio di commercianti e baristi”.
Idee chiarissime, talmente chiare che se fosse il desiderio dei baristi e non dei commercianti si prefigurerebbe l’ipotesi gimkana su e giù per i marciapiedi, tanto l’amministrazione è schiava dei desiderata di chi commercia nel centro cittadino. E poi c’è questa ossessione per i parcheggi, tanto che verrebbe da parafrasare la battuta di Troisi su Mussolini capo stazione, dicendo che non serviva farlo sindaco bastava farlo parcheggiatore…
Sui disastrosi “lavori in corso”, vale la pena ricordare alcune dichiarazioni in corso d’opera: ad esempio: “la segnaletica delle ciclabili verrà ridisegnata alla fine dei lavori”, prevedendo quindi le ciclabili sui controviali e non sul suolo stradale, come da progetto del resto. Alla fine dei lavori… Auguri, perché in corso non si muove foglia, solo la polvere.
Il niente venduto un tanto a articolo, in cui quattro stalli rosa (ancora di parcheggi, si parla, guarda un po’) vengono spacciati per una conquista di civiltà, quando abbiamo una città piena zeppa di barriere architettoniche e la proposta di adeguare i parchi gioco a misura di ogni bambino viene bocciata dalla maggioranza.
È tutto così, un continuum di ovvietà e contraddizioni, di annunci smentiti dai fatti. Intanto il tempo passa, la Perco che a
febbraio era pronta puzza ancora, le zanzare ci massacrano come mai prima, si muove più il viadotto di un’amministrazione che sembra una di quelle squadre in difficoltà che spara il pallone in tribuna e spera anche stavolta di arrivare alla fine.
Solo che, chi vive sperando… AP
I parcheggi ci sono, ed anche abbondanti. Manca il piano parcheggi, quello della mobilità, ecc. ecc. Gli strumenti ci sono per “attivarsi”, come la Legge11 gennaio 2018, n. 2 (link: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/31/18G00013/sg) e la Legge Regionale n. 8 del 23/02/18 ed in particolare il capo IV della stessa. (link: http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/xml/xmllex.aspx?anno=2018&legge=8). Fare quattro passi, no? Quanto si cammina, dopo aver parcheggiato, anche lontano, il proprio automezzo, all’interno di un centro commerciale? E poi, con quale convinzione si afferma che chi parcheggia davanti ad un esercizio commerciale vada proprio lì, di fronte? Nevio Costanzo