L’atteggiamento di Salvini anche rispetto al ministro degli esteri Moavero è proprio del Padre autoritario che vuole essere. I figli del Capitano non sono per nulla da invidiare perchè se chiedono qualcosa il Padre dice “se ti dico no è no, non si discute”.
Moavero sostiene che gli italiani sono stati un popolo di migranti e non se lo devono dimenticare quando oggi c’è una nuova emigrazione. Gli è stato risposto che non deve offendere. Ma offendere chi? Che cosa? I migranti italiani sono stati uguali ai migranti che oggi arrivano in Italia.
In Francia tra le due guerre c’era un milione di emigrati da altre nazioni europee, 200 mila di questi erano clandestini, cioè passavano le Alpi con la guida di un passeur perchè scappavano dal fascismo e dalla disoccupazione, erano senza documenti e senza richiesta di lavoro da parte di un datore francese: dunque clandestini a tutti gli effetti.
La gran parte di loro dormiva in baracche fatiscenti che negli anni ’60 sarebbero state occupate da altri migranti di colore nella zona del Ile de France, intorno Parigi. In America i migranti portarono anche una buona dose di criminalità, come la storia della mafia ci insegna.
Quindi il paragone è lecito, anzi super lecito. Se qui ai richiedenti asilo non è permesso di lavorare è a causa di leggi, essere clandestino non è un gene, ma è frutto della definizione che ne dà la legge Bossi Fini. Se mio padre mi dice che sono un delinquente perchè torno a casa dopo mezzanotte, non sono davvero cattivo, capite? E’ solo quello che pensa il Papà.
Allora vanno cambiate le leggi, non odiate le persone che fanno quello che abbiamo fatto noi dall’unità d’Italia in poi. Quale è il difetto delle persone di destra che scrivono e commentano sul blog? Il fatto che vedono solo il dito che mostra la luna e non la luna indicata.
Se ci sono quelli che scappano dall’Africa è dovuto alla devastazione che l’Africa ha subito nei secoli, se noi siamo poveri è perchè qualcuno distribuisce male la ricchezza, visto che in pochissimi nel mondo sono straricchi e gli altri no. Insomma il difetto è in questo sistema economico ingiusto che crea disuguaglianze, miseria e distruzione dell’ambiente.
Allora me la prenderò con chi sta in alto e non con chi è un disgraziato come me. La colpa dello sfruttamento dei braccianti non sta tanto nei caporali, come adesso tutti dicono, ma nell’industria alimentare, nelle grandi catene che fanno aste sul pomodoro al massimo ribasso e così le penultime ruote del carro si rifanno sulle ultime.
Non guardiamo sempre cosa fanno i nostri coinquilini, pensiamo anche alle responsabilità dei padroni di casa. adg
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