Questa sì che è una notizia interessante. Il comune decide di finanziare borse lavoro per italiani (ripeto: italiani) con i fondi che il Ministero destina ai comuni che accolgono i richiedenti asilo. Dunque in soldoni l’anno scorso il comune ha incassato 145.000 euro con cui ha finanziato 30 tirocini di sei mesi per italiani; oggi, con l’avanzo di 42 mila euro, ne finanzierà altri 10. Dunque attraverso la presenza dei migranti noi diamo conforto, seppur momentaneo, ai goriziani perchè i soldi destinati agli stranieri vanno a loro.
Quindi un’amministrazione che ha accolto i richiedenti asilo in galleria Bombi buttati per terra, delegando ogni aiuto e assistenza alla Chiesa (che adesso critica invece di ringraziare) e al volontariato, ora può dare del lavoro, seppur precario, ai goriziani. Dunque gli amministratori dovrebbero essere tutti contenti di avere avuto il massimo ricavo con minimo o nulla sforzo. No, il primo cittadino deve a tutti i costi rilanciare, sperando forse di superare il suo limite personale di like, contro chi accoglie i profughi, perchè a suo dire alimenta la tensione sociale.
Ma scusi, la tensione non l’alimenta chi indica come problema quella che si rivela oggi essere una risorsa? Non è lei che suscita rancore parlando ancora di assegnazioni di casa popolari, quando la Chiesa tutta e qualche forza politica le ha spiegato che si tratta non di clandestini ma di stranieri che risiedono a Gorizia, pagano le tasse e i cui figli vediamo a scuola tutti i giorni? adg
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