Nella nostra cultura fatica a prevalere un concetto che è fondamentale nella corretta crescita dell’uomo: la responsabilità individuale.
Un tempo a questo si educavano i giovani: a rispondere delle proprie azioni, a fare un passo avanti e dire che si è sbagliato. Se non c’è il senso di responsabilità, tutto è giustificabile con l’imitazione e l’adeguamento a quello che fa la massa, con il condizionamento sociale, che c’è, ma può essere superato.
Per questo oggi voglio tributare la mia stima e il mio rispetto – visto che non solo non lo fa nessuno, ma la notizia circola ben poco – all’Ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della Guardia Costiera.
Pettorino in varie occasioni ha ribadito gli obblighi del codice del mare che impone i soccorsi e ha affermato che la Guardia Costiera avrebbe salvato le vite umane, al di là di quello che vuole il ministro dell’interno Salvini.
Anni fa si indicava la Guardia Costriera come esempio per tutta l’Europa: a lei era affidata il compito, con le ONG, di salvare le vite nel Mediterraneo con l’operazione Mare Nostrum.
Oggi con Salvini chi soccorre è colpevole, e così l’ammiraglio è stato dissuaso a salvare le 177 persone che sono sulla nave Diciotti e che cercano un porto dove attraccare.
In una conferenza stampa l’Ammiraglio ha rivelato a chi ha ispirato il suo comportamento. Durante la guerra l’ammiraglio Salvatore Todaro affondò una nave belga e poi mandò i barchini per salvare l’equipaggio. Il tedesco capitano Donitz lo accusò duramente per questo gesto di pietà, dicendo che in guerra bisognava lasciare che il nemico morisse. Todaro rispose che, avendo alle sue spalle 2000 anni di civiltà, non intendeva buttarli via per ubbidire a ordini che riteneva ingiusti.
Lo stesso ha fatto Pettorino che non vuole svendere al Capitano #chesifaiselfieduranteifunerali neppure un grammo dell’etica che ha imparato. Peccato che le autorità politiche non abbiano riconosciuto il valore di questo gesto e che Pettorino sia stato lasciato solo con la sua coscienza che gli permette almeno di guardarsi allo specchio ogni mattina. adg
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