Ci sono persone che con la loro vita – apparentemente semplice e nascosta ai più – sostengono e aiutano il realizzarsi delle grandi idee. Una di queste è stata senz’altro Andrej Volčič, un piccolo grande uomo che ha saputo combattere e vincere molte battaglie.
E’ stato un uomo che ha vissuto sulla strada, lasciando da giovane gli affetti più cari e rifuggendo tutto ciò che agli occhi della gente poteva sembrare normalità.
E’ disceso nel baratro dell’alcoolismo, dal quale è risalito anche grazie all’aiuto degli amici e dei compagni dell’Associazione slovena Šent.
Ha deciso di dedicare tutta la sua esistenza alla cura delle malattie degli altri, divenendo grande e assai apprezzato conoscitore delle erbe salutari con le quali preparava miscugli di ogni sorta.
Ha voluto condividere con tutti la sua storia di viandante, scrivendo due bei libri autobiografici, “Abisso” e “Anche gli alberi hanno un cuore”.
Amante della Natura fino all’esagerazione, aveva un vero e proprio culto delle piante e degli animali, con i quali viveva in abitazioni di fortuna, a Deskle, a Nova Gorica, a Dornberk, più recentemente a Miren e a Volčja Draga.
Andrej era un uomo profondamente religioso, legato ai culti dei fiumi e delle montagne, conoscitore dei testi sacri di ebraismo cristianesimo islam, induismo e buddismo.
Amava unire la sua visione spirituale con quella di chiunque avesse incontrato sulla sua via, sensibile al dolore altrui fino alla totale condivisione. Consapevole dei suoi doni di ascolto e guarigione, ma anche dei suoi limiti umani, ha percorso in lungo e in largo le due Gorizie conoscendo e facendosi conoscere praticamente da tutti. Ovunque si andasse, nella “stara” o nella “nova” Gorizia, lo si incontrava intento a discutere, a consigliare, a pregare sotto un tiglio, a partecipare a qualche evento culturale e soprattutto spirituale.
E’ stato un costruttore di ponti, tra gli sloveni e gli italiani, con i quali parlava una lingua corretta e a volte anche elegante. Era convinto di poter sostenere con entusiasmo il processo di unificazione nelle diversità in atto – purtroppo ancora lentamente – nel territorio. Per raggungere l’obiettivo, è stato entusiasta fondatore della rivista Nuove Strade/Nove Poti, sulla quale scriveva di tutto, dalle sue divertenti storie autobiografiche alle ricette, dalla sua originalissima visione politico-spirituale del mondo alle descrizione delle piante salutari.
Credeva nel ruolo unificatore del Forum per Gorizia, la cui sede aveva frequentato per un certo periodo, con l’obiettivo di richiamare l’importanza di sentirsi anzitutto esseri umani, portatori di diverse lingue, culture e concezioni della vita e del mondo. Ha affrontato con grande coraggio la malattia finale che gli ha tolto le forze fisiche ma non ha minato il suo costante buon umore e la sua certezza in una Vita che – misteriosamente ma realmente – non finirà mai.
Ci mancherà molto, una miniera nascosta del tesoro più importante, il gusto dell’amicizia, il rispetto della Natura, l’impegno per la bellezza, la bontà e la pace. AB
Ho conosciuto Andrej purtroppo in ritardo, mi vorrei rifare con i suoi libri.. Qualcuno sa se si trovano e dove in italiano? La mia mail é presottofabri@gmail.com tel 3388066041. Ringrazio anticipatamente chi potrá aiutarmi