Il capogruppo di Forza Italia esterna sulla questione del dibattito acceso dalle parole di don Marotta. Dice inizialmente che il discorso del parroco gli risulta incomprensibile: non saprei, a molti è sembrato chiarissimo, stupisce che la comprensione di un testo così lineare gli sia difficoltosa.
Sostiene poi che siccome il discorso è incomprensibile, le chiese si svuotano. Ma lui dovrebbe esserne molto preoccupato visto che così si perde l’identità cristiana di cui tanto la destra si sciacqua la bocca. Infatti la stoccata finale è che don Marotta non è credibile, anzi, diciamo noi, potrebbe essere una quinta colonna del bolscevismo internazionale, perchè ha ricevuto la solidarietà della Sinistra Atea!
Mamma mia, brivido, che paura la Sinistra Atea! La temono soprattutto i cattolici della domenica che baciano la teca di San Gennaro, i facitori di selfie davanti alle bare, i veloci ruotatori di rosari a cavallo della loro ruspa, gli avari di cessi pubblici, i baciapile che prima ne fanno di ogni e poi pensano che con un rocusbocus passa tutto.
Magari, se non è troppo complesso, il capogruppo potrebbe concepire l’ipotesi che la gente si allontana dalla chiesa proprio per la presenza di persone ipocrite come queste.
Ma se il concetto è troppo difficile, non abbia paura, alzi decisamente la mano per chiedere lumi. adg
Certo che la pacca sulla spalla è già di suo un gesto patetico, quando te la dai da solo… È pure imbarazzante.
Quello che non mi piace, in questo dibattito, è il rifiuto della politica. Un prete non potrebbe parlare di case ater perché non dovrebbe fare politica, l’interessato sostiene di non voler fare politica, i colleghi intervengono per dire che il suo ontervento era morale e non politico… Invece l’intervento di Sinuhe era totalmente politico e io, come si fa in politica, non solidarizzo, dico semplicemente che sono totalmente d’accordo con lui e, politicamente, mi permetto di dire che i pareri opposti al suo procedono da una visione politica inconciliabile con il pensiero del Vangelo. Il cui protagonista,tal Gesù di Nazareth, se non avesse fatto politica, non sarebbe morto quasi totalmente solo (altro che chiese vuote!), ucciso dal Potere politico del tempo sollecitato dalle autorità religiose e dai tutori della tradizione. Don Sinuhe, parroco coraggioso, non abbia paura della Politica, questo è tempo di scelte chiare e coraggiose di parte, non di proclamazione di Verità astratte e assolute. E tutti sono chiamati a dire, politicamente, da che parte stanno, perfino i preti…
Ab
La risposta del sindaco all’intervento del collegio dei parroci: “Gorizia non può essere il luogo in cui si risolvono i problemi del mondo.” Oggi, riguardo ai dieci tirocini con i fondi dei richiedenti asilo: “…chi si ostina ad aprire le porte a tutti i profughi del mondo…” con “…danni enormi e tanta tensione sociale.”
Sarà comprensibile a tutti come queste siano affermazioni istituzionalmente alate, sensate, pertinenti e proporzionate a ciò che le ha richiamate, nei cui stretti limiti esse rispettosamente si collocano.