E così i leghisti nostrani, quelli che si sono fatti il mazzo con le mutande verdi sui manifesti, passando la domenica a Pontida in mezzo a gente con gli elmi cornuti e le ampolle del dio Po, devono adesso subire la spietata concorrenza di Forza Italia, che ben consapevole del tracollo di consensi in atto, cerca di spostarsi sempre più verso le posizioni del Capitano.
Così è sui regolamenti ATER, in vigore da anni. I forzisti e il sindaco hanno avuto tra le mani il progetto di intervento nell’area di Campagnuzza da almeno un decennio. Non gli è mai sfiorata l’idea di controllare come e a chi venivano assegnati gli alloggi popolari.
Ma dieci anni fa c’era Ettore Romoli e soprattutto Silvio Belusconi, da cui i nostri coerenti politici pensavano di attingere voti e incarichi. Adesso invece, quando bisogna posizionarsi in modo utile a prendere il treno che passa, ecco che tutti gridano allo scandalo perchè le case vanno agli stranieri.
Per loro fortuna agli stranieri non andranno i 171 mila euro di progetti di integrazione degli stranieri che il comune di Trieste non ha speso (perchè secondo ICS il bando era inadeguato) e che la regione riallocherà come borse lavoro per cittadini italiani.
Ma nel programma immigrazione 2017 c’erano anche 400 mila euro di finanziamenti ai comuni capoluogo per progetti dello stesso tipo che si sarebbero dovuti concludere in giugno e che Udine, per fare un esempio, non ha neppure iniziato, tanto immaginava che il nuovo corso della politica non avrebbe certo premiato l’integrazione.
Invece il sindaco di Gorizia il suo progetto lo ha portato a termine impegnando oltre 50.000 euro. Si tratta di un volantino e di un video scaricabile sul cellulare in cui si insegnano le regole civiche principali da seguire in città, immaginiamo quella di non fare pipì sui muri, non guardare o commentare l’aspetto fisico delle ragazze, non buttare cicche in ogni dove, non sedersi per terra. Corsi di italiano, momenti di conoscenza reciproca, appoggio a iniziative già esistenti di integrazione, giammai; il costoso volantino è più che sufficiente quando si è ancora in mezzo al guado, tra le posizioni più moderate di Forza Italia e quelle estreme, ma vincenti di Salvini.
Con il volantino non si può dire che non si è fatto niente, ma quello che si è fatto è inutile. In questo modo i padroni di ieri e quelli futuri sono contenti entrambi. Adg
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