Ma davvero il problema della città è la sicurezza? Ma guardate che da anni e anni si parla sempre e solo di telecamere, presenti già peraltro ovunque. Fuori dall’ITI, fuori da altre scuole, è tutto un fiorire di occhi vitrei che non servono evidentemente a nulla, come abbiamo sostenuto più volte, dato che non si sa ancora chi ha buttato giù la rete di galleria Bombi, o chi ha rubato al sig. Tomani, e sono sconosciuti i responsabili dell’incendio alla scuola.
Ora le telecamere verranno messe anche in piscina. Proporrei anche i bagni dei locali, dove di frequente ci si buca o si sniffa, per non parlare dei cespugli, dei cortili delle scuole, dei campetti e dei portoni semichiusi.
Il compito di sorvegliare ogni potenziale posto di malaffare è senza limite, può coprire non solo i primi cinque anni della consigliatura Ziberna, ma anche quelli successivi e quelli dopo. E poi i mezzi sono infiniti: si va dalle ronde, ai bastoni, ai cani poliziotto, a delatori infiltrati nelle baby gang.
Insomma il controllo e la repressione hanno potenzialità infinite. Peccato però che siamo a Gorizia dove tra un po’ gente da controllare ce ne sarà ben poca.
Scimmiottare la politica di Salvini qui non paga, perchè siamo quattro gatti e rischi non se ne vedono di così gravi. Anche se si tenta in ogni modo, la paura non te la puoi dare, come il coraggio; è meglio invece cambiare strada e investire i 7000 euro nella manutenzione dei marciapiedi o nel sociale o magari in una bella borsa di studio intitolata a Basaglia perchè sembra che il disagio psichico stia davvero dilagando adg
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