La centrale a metano a Sant’Andrea si deve fare… e si farà, probabilmente.
Un incontro, un dibattito… un confronto con gli amministratori sull’ennesima centrale a ridosso dei centri abitati ma utile non si sa bene a chi. Un confronto per conoscere un’idea politica, la visione di una città… il benessere dei suoi abitanti.
Ma l’idea non c’è, è assente la visione di una città cosi come il suo benessere… Assente è la cittadinanza ad un incontro organizzato quando in molti lavorano e non possono esserci per esprimere il proprio dissenso… a difendersi da politiche assurde.
Uno schieramento di tecnici a far da scudo a Del Sordi (che dopo la gestione Perco ha ancora il coraggio di farsi vedere in giro) e al consigliere silenzioso: il Sindaco seduto tra il pubblico presente sghignazza, ride, fa il piacione… lui sa come si fa.
Senza entrare nel merito del dibattito in cui come al solito l’Amministrazione s’è nascosta dietro ai cavilli legislativi, ai numeri, al livello di emissioni (“si ma anche la stufa a casa inquina”), ai “non possiamo fare nulla, se lo decide il ministero, comunque la centrale è situata a 360 metri dalle case e poi dipende da come gira il vento”.
Da come gira il vento!!!
Il vento gira molto male, anzi malissimo… lo si nota dalle parole dell’Assessore all’ambiente che stizzito sbraita “ci vediamo fuori e ne parliamo”. La considerazione che il potere ha dei cittadini… gente da sfidare con le leggi ignorando le loro preoccupazioni, le loro istanze. Persone da “minacciare”. L’idea primitiva della svendita del territorio, centrali a raffica, via libera a nuovi insediamenti commerciali…
Ma ecco ancora l’assessore (in)competente, sempre pronto a rispolverare il suo vecchio grande cavallo di battaglia: “scusi ma lei, che lavoro fa?”. Di più, riesce a superare se stesso, semmai fosse possibile: “Cosa ne pensa l’Amministrazione del deprezzamento di tutta l’area, della perdita di valore delle case presenti in zona?”… “Ci si doveva pensare prima di comprare casa vicino alla zona industriale”. Un genio!
E si torna al solito dilemma: ma uno ci è o ci fa? Nell’attesa d’essere illuminati, cerchiamogli un lavoro… perchè forse non ha ancora deciso cosa fare da grande ed ha paura di restare piccolo piccolo. Eltjon Grizhja
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