Leggendo sui social il dibattito sulle piste ciclabili c’è davvero da rimanere basiti. In una città dove governa il centro destra da 70 anni con soli cinque anni di amministrazione di diverso colore si rimprovera non chi governa, ma chi fa opposizione. “Dove eravate voi quando non facevano il piano del traffico, devastavano la collina al castello, aprivano la centrale a bio masse in centro città, chiudevano con le transenne quelle due piste ciclabili fatte alla carlona?”
Ci si dimentica che la maggioranza governa e decide e l’opposizione svolge un ruolo diverso, reso sempre più difficile dalla vaghezza delle proposte della maggioranza, dalla mancanza di un’idea di città, da scelte prese e poi smentite, dalla volontà di accontentare un pezzetto di elettorato a scapito di una visione organica di Gorizia.
Sulla stampa si leggono solo annunci, propositi, promesse che riguardano il 2019, il 2020, ma concretamente, dopo oltre un anno di amministrazione, non si vede nulla, tranne una parte del Corso sventrato, brutte transenne in un centro pedonale che si voleva riqualificare, qualche posteggio in più.
In questo giorni sulla stampa internazionale è apparsa la foto di una donna con l’ombrello rosso che attraversa quello che era il confine tra Gorizia e Nova Gorica. La piazza della Transalpina incuriosisce e attrae migliaia di visitatori stranieri. Come pensa l’amministrazione di organizzare le presenze in modo che i turisti si fermino qui una notte? Come pensa di qualificare la piazza ancora piena di macchine? Cosa diventerà l’albergo? Hotel per cicloturisti? Albergo a 5 stelle? Non è dato sapere.
Come opposizione abbiamo mille idee su come rendere attraente quel posto, ma a quel famoso tavolo attorno a cui ci si dovrebbe sedere per il bene della città, nessuno ci ha mai invitato. Dunque dell’andazzo attuale non saremo certo noi a dover rispondere. adg
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