Hanno il Governo nazionale, quello regionale, sono da 70 anni alla guida della città con governi di centro destra, destra, ecc. tranne i 5 anni di Brancati. Alcuni consiglieri sono eletti da oltre 20 anni in Comune, di cui conoscono anche le crepe nei muri, e il risultato è questo.
Una città che, unica in Regione, sta perdendo la sua Azienda Sanitaria a vantaggio di Trieste, di cui sarà l’estrema periferia, surclassata dalla più vicina Monfalcone e questo nel totale silenzio e sudditanza di quelli che lanciavano palloncini in cielo invocando il diritto di nascere a Gorizia e ora sono costretti a subire lo smacco di essere gli unici cancellati dalla riforma Fedriga.
Oggi stringe il cuore leggere i futuribili progetti di recupero e di rilancio dell’areoporto Duca d’Aosta, lasciato andare in malora nel modo che vediamo. La storia è complessa e ce ne occuperemo in modo approfondito, oggi ci limitiamo a denunciare il disastro delle gestioni precedenti, il mancato decollo della Pipistrel che ha subito più volte atti vandalici, di cui come al solito a Gorizia nulla si è saputo, la probabile fine del sogno del Polo aeronautico della città.
Intanto dobbiamo vedere sindaco e assessore andare al Castello a parlare della #discotecachenonce e che sarà costruita quando entrerà in funzione l’ascensore al castello, che la città aspetta da oltre 10 anni.
Altrochè ottimismo come dice la giunta, qui si ha paura di aprire il giornale la mattina, perchè o ci sono annunci di cose splendide che verranno fatto nell’anno del mai, oppure immersioni nella dura realtà quotidiana che nemmeno la massiccia dose di zuccheri in più di novembre servirà a risollevare. adg
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