Nonostante i mille appelli rivolti da tutte le associazioni e dai partiti democratici e i colloqui con le autorità, il 3 novembre ci sarà il corteo nazionale di Casapound che verrà a festeggiare la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale e l’eroismo dei soldati, morti per la patria e per la conquista di nuovi confini nazionali.
Sembra che questi giovanotti siano digiuni di studi storici che indicano in quella guerra la presenza di milioni di disertori, imboscati, renitenti alla leva, uomini che si fingevano pazzi e che si consegnavano al nemico perchè stanchi di morire per un conflitto voluto solo per motivi economici dalle grandi potenze, per l’inutile strage che avrebbe distrutto le economie europee, generando regimi autoritari e fascisti in tutta Europa, fautori poi del secondo conflitto.
Una tragedia dunque, foriera di un altro trentennio di morte, massacri e distruzioni. Ma Casapound celebra la retorica del duce che costruisce ossari e monumenti e non la realtà di un povero popolo mandato al macello.
Casapound che occupa nel centro di Roma un lussuoso edificio, mentre gli altri neri vengono sgombrati, rivendica il fatto di essere fascista cioè di fare proprio il cuore della filosofia dei movimenti di destra cioè il nazionalismo e il razzismo.
Sono evidentemente appoggiati politicamente perchè pare sfileranno non certo alla periferia della città.
L’invito a tutti quelli che non sottovalutano la crescita di tali movimenti è di trovarsi il 3 novembre alle ore 13 in stazione a Gorizia per prendere il treno e andare in Campo S. Giacomo dove alle 15 partirà il grande corteo di protesta. adg
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