Il caso di Stefano Cucchi è stato trattato in pochissimi talk show. Non ne hanno parlato Massimo Giletti, Lilli Gruber, Corrado Formigli, e i conduttori di Viva l’Italia e Stasera Italia; ne hanno parlato Bruno Vespa, Diego Bianchi, Mara Venier.
Non ci si lamenti poi se i giovani trascurano del tutto la carta stampata e la televisione e consultano i social dove circolano altre informazioni.
Bisognava capire, e i giornalisti dovrebbero avere i sensori per farlo, che il caso di Stefano Cucchi, fatto conoscere dal film “Sulla mia pelle” avrebbe interessato migliaia di giovani che hanno proiettato ovunque la sua storia, fermandosi poi a discutere dei numerosi problemi che il film sollevava. Insomma per farla breve: la libertà di stampa va difesa ad ogni costo, ma i giornalisti dovrebbero dimostrare con il loro lavoro che la loro libertà è davvero fondamento di ogni democrazia.
Quindi non limitarsi a dare solo notizie degli affari di chi sta al potere, di chi governa e detta le agende e le agenzie, ma anche di chi il potere non ce l’ha e fa altre cose, dovrebbero ad esempio promuovere inchieste, porsi dei dubbi, intervistare le persone, ricercare, indagare, chiedere, cercare di capire cosa succede in città, dove la stampa ha una grande responsabilità nella formazioni di un’opinione pubblica consapevole.
Un piccolo esempio significativo: si dà giustamente notizia delle celebrazioni in ricordo di Norma Cossetto, vittima delle foibe, ma poi anche il giorno dopo, e in modo ampio, alla notizia che qualcuno la sera ha portato via i fiori che erano stati lì deposti e poi ancora che il giorno successivo alcuni ragazzi li avevano ricollocati nel luogo da dove erano spariti; non una parola né prima né dopo invece sul gemellaggio tra le organizzazioni antifasciste di Gorizia e Nova Gorica, un momento di amicizia e solidarietà che ha richiamato parecchie persone sul piazzale della Transalpina.
Fb crea algoritmi per capire cosa mi potrebbe piacere e mi propone libri e viaggi, perchè lo stesso interesse non me lo deve riservare anche la carta stampata? adg
Rispondi