Nel 2000 noi non mangeremo più nè bistecche, nè la pasta col ragù…
… mangeremo quattro pillole e la fame passerà, lalalalà. Canzoncina degli anni 60 che tutti cantavano immaginando un futuro in cui non si faceva più la spesa e bastava un flaconcino di medicine a sfamarti.
Oggi siamo tornati a quei tempi e potremmo cantare assieme che “nel 2023 noi non guideremo più nè la panda, ne la clio tutta blu, ci saran piste ciclabili e turisti in quantità… tutti lavorerà!”
Ma non si può stare bene neppure 24 ore, che arriva la mazzata: oggi il giornale parla del Corso, delle chiusure dei negozi, del marciapiede che diventa uno stagno.
La città continua a perdere pezzi, vive una crisi senza precedenti che non è frutto della finanza internazionale, ma dello sgoverno della città..
Allora agli annunci sul benessere del 2023 che molti di noi purtroppo non vedranno nemmeno, i più giovani dovrebbero chiedersi se nel 2023 ci arriveranno con le loro gambe. adg
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