Allora: l’asilo di via Romagna, di responsabilità del comune, viene chiuso e i bambini rimandati a casa, perchè, durante certi lavori fatti male per installare i pannelli fotovoltaici, il tetto spande e se ne accorgono con le piogge intense.
Cosa dovrebbe fare un responsabile, assessore e sindaco che dir si voglia? In un paese normale scusarsi con i cittadini che in fretta e furia, lasciando il lavoro e precipitandosi nella struttura, hanno subito un grande disagio.
Perchè ci saranno dei responsabili che dovevano controllare come erano stati fatti i lavori o viviamo nel paese dove tutte le ditte chiamate fanno male, falliscono, se ne vanno piantando i lavori a metà?
No, il sindaco non si scusa affatto con i cittadini, ma anzi risponde che sono cose che possono capitare e che se tutti gli incidenti alle strutture scolastiche fossero queste, aivoja a essere contenti, dato che quello che è successo è una cosa da nulla.
Queste parole sarebbero accettabili se vivessimo senza giunta, senza tecnici, senza sindaci, in un paese autogestito con la democrazia diretta.
Ma finchè ci sono gli eletti e i pagati sono loro che dovrebbero provvedere. Ma la cosa che lascia di stucco della pagina del giornale locale è che, subito sotto all’episodio negativo di via Romagna, per compensare l’impressione sgradevole e stoppare le critiche, compare un articolo in cui lo stesso comune inaugura i giochi nell’asilo di S. Andrea, come a dire al lettore” hai visto? non se un mal se no se un ben, non lamentarti: il bicchiere è mezzo pieno.
Se in via Romagna si piange, in via S. Michele ci si diverte, quindi basta con le recriminazioni, la vita dà e la vita toglie, così va il mondo”.
Insomma anche dalla stampa un invito all’ottimismo. Chiude una scuola, e che sarà mai! Se più giorni che luganighe. adg
Rispondi