Lo spettacolo “Scatti e parole” che andrà in scena venerdì alle 20.30 presso il Kulturni dom di Gorizia è liberamente tratto dal libro “Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel mediterraneo” di Stefania Prandi.
L’autrice ha raccolto circa 130 interviste a braccianti agricole in Italia, soprattutto tra Sicilia e Puglia, in Marocco e in Spagna. L’oro rosso – pomodori, fragole, mirtilli, lamponi – sono coltivati in serre dove le donne lavorano per pochi euro all’ora anche più di 10 ore al giorno.
Oltre alla terribile fatica fisica sono continuamente oggetto di molestia sessuale o di vera e propria violenza, come testimonia l’altro numero di aborti della zona di Vittoria in provincia di Ragusa. Le comunità sanno di quanto avviene, la politica sa, ma nessuno fa nulla per non mettere in difficoltà l’industria agroalimentare e la filiera commerciale del nostro e di altri paesi europei.
La cosa davvero insopportabile è che la stampa ha giustamente parlato della morte di Soumaila Sacko, delle lotte contadine di Aboubakar Soumahoro che è stato presente anche in tv, della morte di 16 braccianti a bordo del pulmino che li portava a casa dopo una lunga giornata nei campi.
Nulla si dice delle donne che fanno lo stesso lavoro, quasi nulla si è detto della morte di Paola Clemente, stroncata dalla fatica dei campi per meno di 3 euro all’ora nel luglio 2015 e che ha lasciato un marito e dei figli. Insomma le donne sono escluse anche dalla riflessione su questi temi. Invece SOS Rosa insieme all’intelligente e sensibile regista Gennaro Ponticelli ha messo in scena uno spettacolo duro e commovente, che non bisogna assolutamente perdere. adg
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