Chiediamo scusa. Non avevamo capito che da un anno e mezzo a Gorizia amministrava la Giunta ossimorica.
Ma con Dolci di frontiera tutto è risultato finalmente chiaro. Salami e prosciutti, dunque perché questa è la Giunta che mette insieme tutto e il contrario di tutto, per creare un cortocircuito che simuli i percorsi delle proprie idee nel vuoto pneumatico in cui si trovano a sguazzare.
Allora questa è più o meno la logica illogicità: questa era la “prima edizione zero” di “dolci salati di frontiera” a cui non abbiamo invitato a partecipare i pasticceri locali che “ci dispiace non abbiamo partecipato”…
Per questo quindi, da “maggioranza minoritaria”, facciamo i “contrordini del giorno”, bocciamo le nostre proposte, siamo “alleati nemici” che ci giuriamo fedeli tradimenti a ogni pie’ sospinto.
Il principio di non contraddizione è abolito. Con 10 assessori anziché 8, risparmiamo spendendo di più, abbiamo il 2 per 3 anziché il 3 per 2, tanto fa sempre 6.
Che bello, il mondo al contrario… Inventiamo il “cantiere selettivo” : se passa la bici è un cantiere, se passa il pedone no.
Il rilancio della città parte dall’aeroporto che mettiamo in liquidazione. Perché noi abbiamo grandi progetti per la sanità di Trieste. E siamo talmente transfrontalieri che mettiamo la parola frontiera in ogni iniziativa.
È bellissimo, giocare con le parole. E con le promesse. Mangiamo e svendiamo. All’ingrasso e all’ingrosso. Variazioni di bilancio e variazioni di bilancia. E chissenefrega del significato.
Basta che la bocca prenda aria. Se è fritta, meglio ancora. AP
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