Da Bomby a Zombie. Ormai Gorizia ha un Sindaco defunto politicamente, in mano a turno a chi fa la voce più grossa.
Lo spettacolo indegno dell’altra sera in consiglio comunale va contestualizzato.
Si sarebbe dovuta votare una variante importantissima al piano regolatore, quella che possiamo chiamare tranquillamente la “creatura” del neodeputato GGP.
Dopo una gestazione di anni, infatti, approdava in aula, col numero 41, la visione di Gorizia di questa giunta, disegnata in continuità con l’amministrazione precedente.
Ebbene, è successo di tutto. Pettarin, che la puzza di bruciato la sentiva fino a Roma, lì resta: per improrogabili impegni istituzionali, e posta un selfie sorridente dalle poltrone di un cinema romano dove assiste a un fondamentale contributo cinematografico sulla vicenda degli esuli istriani ( ironia della sorte, avrà pensato il buon Rudy).
Intanto a Gorizia si consuma la fine della già scarsa credibilità di questa amministrazione.
Prima la maggioranza non è in grado neanche di far iniziare i lavori. Sono in 18, dovrebbero essere almeno in 21: si comincia per gentile concessione dell’opposizione.
Orfane di Pettarin, che ha una delega specifica del Sindaco proprio per questa variante, la giunta e la maggioranza si suicidano.
A Progetto fvg , lega, anche a qualcuno in forza Italia la variante non piace, ma Ziberna vuole votarla comunque: vediamo se hanno il coraggio di non farla passare.
Solo che questi il coraggio ce l’hanno, stavolta. Non bluffano. La riunione di maggioranza è infuocata. Alla fine il Sindaco cede a chi lo tiene per le palle.
Da Bomby a Zombie. Tocca trovare una scusa da dare in pasto al consiglio: un fantomatico parere dell’avvocato del comune che metterebbe in dubbio la legittimità della suddivisione della delibera in 4 parti.
Palla clamorosa: su richiesta prima pacata, poi insitita, poi pressante, infine urlata di vedere questo parere, il parere non salta fuori.
L’opposizione abbandona l’aula e la maggioranza si vota da sola il rinvio in commissione della delibera.
Votano in 19, quindi neanche in 21, e 5 sono contrari. Si riprendono i lavori e metà Fratelli d’Italia si desta dallo scranno, facendo cadere il numero legale in palese dissenso con la maggioranza e la giunta.
Ziberna, solo come un cane, finge tranquillità, ha un sorriso di circostanza paralizzato sul volto. Fisicamente, tutti lo evitano. Solo Gentile gli si avvicina e gli dice Rudy, credo che dobbiamo parlare. AP
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