In attesa di vivere nel migliore dei mondi possibile promesso dalla giunta a partire dal 2020 o giù di lì, mese più o anno meno, la questione della pista di ghiaccio dovrebbe ridurre al silenzio anche il più loquace degli amministratori.
La grande pista si doveva aprire il 29 novembre e mentre analoghe strutture vengono inaugurate in ogni paese della regione e pure nella vicina Nova Gorica, qui non si riesce neppure in quello e la pista vuota e livida è davvero angosciosa e sconcertante.
Perchè se sull’appalto dell’ascensore che non c’è e del Corso che non c’è, dell’areoporto che non decolla, le responsabilità si possono sempre scaricare sulle giunte precedenti o su politici assenti, aprire uno straccio di pista di pattinaggio entro la data fissata non dovrebbe avere la difficoltà del ripristino del ponte di Genova.
Eppure anche su quello ci sono intoppi, ritardi, lungaggini. Davvero ciccio non xe per barca, ma neanche per ghiaccio. adg
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