Nell’intervista di fine anno il sindaco rimprovera l’opposizione di non amare abbastanza la città e di essere piagnucolosa. Nemmeno accetta la critica di soffrire di annuncite, ma quando mai?
Chi ha parlato di Central Park della Valletta, di Isonzo beach, di Gorizia città degli anziani, città universitaria, città di città, chi ha parlato di ascensore al castello con annessa discoteca, ristorante, ecc. ?
Ci vuole molto tempo per realizzare questi progetti: è vero, ma allora perchè parlarne vent’anni prima, quando chissà se ci saremo ancora? Eh si, perchè il problema è esattamente questo.
Esisteremo ancora tra qualche anno o il nostro territorio finirà come estrema appendice di Trieste, sua lontana e insignificante periferia? Questo è il problema politico odierno, non il rosicare degli oppositori.
Dopo la cancellazione della nostra Azienda Sanitaria e il passaggio sotto Trieste, che significherà dirottamento delle risorse, quante saranno le provincie che vorrà fare Fedriga? Tre come le aziende?
E’ prevista una “provincia” che comprenda l’Isontino o saremo completamente cancellati, con grave danno per le strutture che ancora ci rimangono, come Tribunale e Prefettura?
E il sindaco della città che ha accettato lo scippo dell’Azienda – dopo che in campagna elettorale si era battuto per conservare il punto nascita – sarà in grado di mettere assieme i sindaci dell’ex provincia e battere i pugni sul tavolo di Fedriga? Solo così darebbe la vera prova d’amore, altrimenti sono solo calessi. adg
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