Salvini si frega con Maroni 49 milioni di soldi pubblici, ottiene addirittura di rateizzare il maltolto e continua a fare l’uomo per bene e pensoso dei mali pubblici che mette ordine nelle città.
L’ipocrisia di questi politici non ha limite. I ladroni del denaro pubblico allargano il daspo per mandare via accattoni e poveracci dal centro storico, danno ai vigili il taser che è una vera arma che può fare davvero male a fronte di una diminuzione di reati, tolgono la protezione umanitaria e gettano sulla strada centinaia di richiedenti asilo a fronte di un calo degli sbarchi.
Con la nuova legge i prefetti dovranno chiedere l’assenso dei sindaci per redistribuire i migranti da una città ad un’altra. A parte il fatto che ciò avveniva da tempo, perchè non mi pare che i prefetti si siano mai imposti sui primi cittadini, ma ora, con la nuova legge, se il sindaco di Gorizia non accoglierà i richiedenti asilo della rotta balcanica in attesa in Bosnia, chi li prenderà, posto che anche gli altri sindaci faranno lo stesso e rimarranno isolati quelli che fanno accoglienza?
Avremo dunque, a fronte di un calo di reati e di una diminuzione degli sbarchi, più migranti che girano, poveri confinati fuori dai salotti buoni, bambini che non possono frequentare la scuola materna perchè fuori quota, sgombri da case (tranne casa Pound che doveva essere liberata il 26 novembre) senza alcuna alternativa.
Chi viaggi un po’ per l’Italia vede con sgomento che le vie principali delle città sono piene di cartoni e materassi dove la gente vive. Un enorme dormitorio urbano in città che dovrebbero essere vocate al turismo. Ma questo serve per tenere sempre alto il cosiddetto allarme “percepito”.
La sicurezza in realtà nasconde un odio verso i più poveri che nessun governo repubblicano aveva finora mai espresso con tanta chiarezza. adg
A presto la riapertura di manicomi, scuole speciali e altri luoghi di esclusione dei diversi: solo diversi poveri, però! Non avrei mai immaginato di vivere gli ultimi anni in un Paese marcio: marcio nelle fondamenta, nella maggioranza della popolazione, non solo nei governanti. GM