Il comune utilizzerà un bonus di circa 150.000 euro, dati dallo stato per aver accolto i rifugiati ed aver subito dei disagi, ai disoccupati goriziani.
Premesso che il comune non ha messo neanche i bagni chimici e ha fatto dormire i rifugiati in galleria Bombi, vogliamo scordare il passato e senza più rancori arrivare, almeno su questo terreno, ad una pacificazione?
Grazie ai richiedenti asilo diversi italiani troveranno un lavoro seppur precario. Dunque io mi aspetto che d’ora in poi nessuno si lamenti della presenza di stranieri a Gorizia, tutti abbandonino ogni razzismo e si rendano conto che la disoccupazione in città si sconfigge, almeno sino ad ora, grazie ai richiedenti asilo.
Bonus gratitudine è da intendersi dunque non solo come gratitudine dei migranti così calorosamente accolti, ma anche gratitudine degli italiani che grazie a loro lavoreranno qualche mese.
Dunque chiunque manifesti paura dell’invasione, timore per l’ordine pubblico, per le donne e per i cigni d’ora in poi deve stare zitto e ringraziare il richiedente asilo cui deve l’occupazione del figlio.
Detto questo, una piccola somma io la destinerei per restituire agli stranieri almeno il pocket money, che sembra, e sottolineo sembra, non sia stato dato agli ospiti da chi gestiva, con l’avvallo delle autorità, il CARA di Gradisca. adg
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