“Da giorni si stanno facendo circolare notizie false su questa manifestazione, che viene ripetuta da decenni, con l’intento di esasperare gli animi di persone deboli di cervello che poi si scagliano violentemente contro il sottoscritto, per il momento solo a parole. L’antifascismo dovrebbe avere come faro il rispetto per gli altri, ma questi il rispetto non sanno neppure cosa sia. Devono solo vergognarsi.”
Le parole del Sindaco si commentano da sole e qualificano chi le ha pronunciate. Gettano un’ombra nera sul suo operato, perché l’accusa di
esasperare intenzionalmente gli animi gettata su tutti quelli che hanno
pubblicamente affermato che è una vergogna ricevere la Decima Mas in Comune lo colloca fuori dalle Istituzioni, che a questo punto non è degno di
rappresentare.
Chiunque abbia affermato che la cerimonia in Comune è uno sfregio alla Costituzione, alla Città, alla comunità tutta che il Sindaco rappresentava fino a ieri, lo ha fatto proprio a tutela dei valori che il fascismo aveva cancellato e che sono poi i principi imprescindibili della nostra Carta.
Il Sindaco, che ha giurato sulla Costituzione repubblicana antifascista, non può parlare così a chi difende la Costituzione stessa e non può concedere spazio e onori a chi si è venduto ai nazisti dopo l’8 settembre.
Siamo di fronte a un atto gravissimo. Questo vergognoso attribuire alle forze antifasciste una regia violenta tesa a colpirlo a parole o fisicamente è inaccettabile. La minaccia, la violenza, la totale assenza di democrazia appartengono alla cultura di chi lui riceverà sabato mattina, non certo a chi ha ridato la libertà agli italiani. AP
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