Lasciate perdere i morti: quello che ho fatto sabato riguarda i vivi. E riguarda i valori che regolano la “vita dei vivi” in Italia, scritti nella Costituzione.
Ho contestato il ricevimento ufficiale in Comune, la fascia tricolore che si inchina alla Decima Mas, si inchina a chi si era venduto la città ai nazisti e nel 1970 ha attentato alla repubblica. Ricevimento autorizzato dal Sindaco che andrebbe pertanto indagato per alto tradimento.
Ma non voglio soffermarmi a rispondere allo sciacallo che dorme sonni agitati in comune. Non merita risposte scritte, se la vedrà con la sua coscienza, se la trova dentro tanto spazio.
Mi rivolgo invece ai cittadini goriziani, a tutti i cittadini che si riconoscono nei valori della Costituzione. Vedete, io ero lì per difendere quei valori, perché voi tutti, anche quelli che non mi hanno votato, questo chiedete a chi ricopre incarichi pubblici: di rappresentarvi, ossia di fare per voi il bene della comunità, SECONDO I PRINCIPI E LE LEGGI CHE REGOLANO il nostro vivere civile. Voi ci date la delega ad agire, decidere, votare A NOME VOSTRO.
Riponete in questo rappresentante la fiducia che mai tradirà i valori a cui vi ispirate, i valori democratici della Costituzione, che anzi li difenderà A NOME VOSTRO nel suo operato. Tutti voi, tutti noi, senza distinzione di orientamento politico perché anche la destra, In Italia, deve essere antifascista per Costituzione.
Il Sindaco ha violato questo patto tra i cittadini e chi li rappresenta. E lo hanno violato tutti quelli che nella catena di comando hanno permesso questo, per quieto vivere per paura, per ignavia, qualsiasi altra scusa è buona. Il pensiero fascista ha bisogno come il pane di chi fa finta di niente, di chi si gira dall’altra parte.
Diffidate, sempre, di chi non ha coraggio, perché penserà alla giustificazione da dare, alla scusa da accampare, al bersaglio su cui scaricare la colpa, quando non vi avrà tutelato nei vostri diritti insindacabili e parlerà, agirà, voterà A NOME SUO, perché si sarà venduto il vostro voto e quindi il vostro nome al miglior offerente. Io sono andato lì da solo. Ma non ero solo. Con me c’erano tutti quelli che rispettano la Costituzione.
Il Sindaco non c’era. E per questo non gli è restato altro che aggrapparsi ai morti, tirandoli in ballo quando proprio non c’entravano nulla, ovviamente.
Chiedete conto a lui, di questo stupro istituzionale. Invece, riappropriamoci di questo legame di fiducia tra rappresentante e rappresentati, perché è da lì che è partita questa deriva della politica che ci ha portato a sabato.
Permettetemi un’ ultima riflessione. Il quotidiano locale oggi ha ospitato il vomito contro di me di chi non ha la statura per rappresentare nemmeno se stesso. E lo ha fatto senza permettere contestualmente a me una parola.
Questo la dice lunga sul grado di libertà e di indipendenza della redazione e su chi decide cosa farvi arrivare e cosa no. Ecco: magari tenetene conto, la prossima volta che lo sfogliate al bar, perché ormai mi pare che a comprarlo siano rimasti in pochi. Andrea Picco
Giornale piccolo! Grande Picco! Grazie a nome mio e di tutti quelli che lottano ed hanno lottato per la democrazia!
Non sono di Gorizia ma sabato ospite di amici ho fortemente voluto essere con voi in piazza della Vittoria affinché i valori della Resistenza al rigurgito fascista e la salvaguardiasalvaguardia dei valori costituzionali non vengano mai a mancare.
Grazie!