Bene ha fatto il sindaco di Palermo Orlando a dire che non applicherà il decreto sicurezza di Salvini.
I migranti che sono a Palermo e il cui permesso di soggiorno sta per scadere dovrebbero essere cacciati dai programmi di accoglienza, i minori che stanno per compiere 18 anni lasciare la scuola ed essere buttati fuori dai centri e così pure coloro che godono di protezione umanitaria.
Insomma centinaia di persone finirebbero per strada. La vita civile degli italiani è regolata dalla Costituzione, le leggi che vengono approvate devono conformarsi ad essa e qui si è in presenza di una palese violazione dei diritti umani, oltre che alla solita esibizione dell’ipocrisia di questo governo.
Da un lato si cacciano dalle case i migranti, dall’altro però non si fa nulla in quelle zone dove gli stranieri vengono sfruttati per raccogliere le arance.
Davanti a condizioni di degrado delle baracche più volte denunciato, davanti ai morti che ci sono stati nel 2018 la situazione rimane la stessa, forse perchè gli italiani che utilizzano la manodopera dei nuovi schiavi di colore hanno votato lega o movimento 5 stelle.
Sarebbe veramente bello se questo movimento dei sindaci si allargasse a tutti coloro che si sono impegnati per organizzare lo Sprar nei loro comuni e hanno dimostrato ai cittadini come il sistema sia il migliore per qualità e per la stessa sicurezza sociale.
I ministri Salvini e Buongiorno dicono che le leggi approvate dal Parlamento e dal governo devono essere applicate, altrimenti vince il caos.
Ma il caos si genera con provvedimenti sanzionabili dai trattati europei e impugnabili presso la Corte Costituzionale. Molto spesso sono i disubbidienti ad indicare la strada giusta e non i servitori di governi che prima o poi passeranno. adg
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