Ieri, chi ha assistito alla seduta del consiglio comunale, ha potuto ascoltare diversi interventi provenienti dai banchi dell’opposizione sulla Decima Mas. Differenti i toni, differenti gli stili, ma è balzato all’orecchio un tratto che li ha accomunati tutti: la NON risposta del Sindaco.
E’ stato tutto un tergiversare, in modo goffo e pasticciato, attorno alla questione: perché si è conferita ufficialità (ricordo il tricolore indossato dall’Assessora Bellan) ad un evento che poteva e soprattutto doveva rimanere privato? Perché vessilli fascisti sono stati fatti entrare nell’atrio della casa di tutti i cittadini?
A questo proposito, il Forum è il promotore di una petizione su change.org ormai giunta vicina al traguardo delle 1000 firme. Aiutateci a sostenerla.
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Il Sindaco afferma che in un Paese democratico non si possa impedire ad alcuno di omaggiare con dei fiori i morti, e su questo gli si potrebbe anche dare ragione. Ma perché in pompa magna? Non capisco perché ogni anno l’Amministrazione non voglia sottrarsi a questo spargimento di sale su ferite non completamente rimarginate.
L’anno scorso a marzo è stata approvata una mozione molto chiara: non concedere spazi a chi non dichiara di rifiutare ogni totalitarismo. L’atrio del Comune è forse una deroga?
Ma soprattutto chi sono quei loro, quei facinorosi che vorrebbero una città violenta, messa a ferro e fuoco? Chi gli stranieri chiamati da oltre confine? Forse qualche vicino di casa sloveno che, attraversando a piedi la galleria della vergogna, è venuto a sottolineare l’assurdità di una commemorazione di questo tipo in vista della candidatura di Gorizia e Nova Gorica come capitale europea della cultura?
Ieri al Sindaco è stato posta dal consigliere Picco una precisa domanda a cui, ovviamente, non è seguita risposta.
Forse quelle persone che, dissentendo, hanno organizzato una manifestazione pacifica in piazza Vittoria attenendosi a quanto deciso dalle autorità di pubblica sicurezza? Al contrario di diversi esponenti locali di CasaPound presenti in atrio del Comune.
Forse per il Sindaco manifestare è sinonimo di violenza, eppure tra i manifestanti c’erano donne di famiglia, bambini, anziani… Ieri il consigliere Maraz nel suo intervento, parzialmente condividibile (soprattutto nella parte in cui ha sottolineato che i giornali locali vengono riempiti da notizie su Gusti di Frontiera, Decima Mas e poco altro…), ha definito i manifestanti professionisti dell’antifascismo (???), qualsiasi cosa ciò significhi. Mi chiedo se fosse in piazza a manifestare, visto che, a sentire la sua interrogazione, sembra che nemmeno a lui andasse bene ricevere criminali di guerra, come egli stesso li ha definiti.
Il punto è proprio questo: che di fronte ad eventi e simboli di questo tipo non si può rimanere in silenzio, girarsi dall’altra parte. Se lo si fa si è complici.
L’obiettivo del clamore mediatico generato è uno: il prossimo anno, chiunque sarà Sindaco, se lo vorrà, parteciperà a commemorazioni di parte a titolo privato, non violentando così la bandiera tricolore.
Per questo, firmate la petizione. Eleonora Sartori
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