Mi è venuta la nausea, non scherzo, a vedere il video in stile “pre diciottesimo” pubblicato dal Ministro Bonafede sull’arrivo di Battisti in PATRIA!!1
E direte: “e non ti veniva la nausea paro paro quando vedevamo immagini e video dello stesso che se la spassava in latitanza?” E rispondo: certo, ma non cosí tanta. Sapete perché? Facile, un criminale ed un Ministro non giocano sullo stesso piano… credevo fino a ieri; il nome del Ministero di Bonafede non è un caso.
Giustizia, messa così, da sola, invoca un’immagine vendicativa e di mero giustizialismo, quindi al suo fianco c’è anche la parola Grazia, perché lo Stato in cui viviamo è talmente evoluto (sulla carta) che tutela anche i diritti del peggior criminale.
In questo caso la giustizia è diventata vendetta e la grazia… beh, graziarca***. Sono ben contenta che abbiano arrestato uno dei tanti criminali italiani latitanti in giro per il mondo: citando il Matteo nazionale, mi auspico che sia solo l’inizio; anzi, mi accontenterei che venissero scovati quelli che latitano nelle fogne itttaliche, prima che lo facciano i loro sicari, così da essere sottoposti a giudizio.
Poi, un’altra volta, discuteremo sull’ergastolo ostativo, di cui personalmente non sono affatto convinta: e direte “ma chi te se credi de esser?”. Nessuno, quindi fatemi ministro, tanto ormai.
Torniamo al video: sembra il trailer di Breaking Bad, non scherzo. Musichetta accattivante, un nemico sconfitto, un lieto fine. No scusate, forse Breaking Bad era l’esempio sbagliato. Comunque, vorrei conoscere chi è stato pagato per produrre cotanta genialità; cose che si vedono solo su quei canali demenziali che rimuovono l’adipe dagli americani con 300kg o organizzano festoni da 40.000 € per la prima comunione della figlia.
Grande Ministro, il mio socialmediamaneger con 50.000 lire lo faceva meglio, comunque. Ah, ma ancora forse non è ancora chiaro perché faccia non solo ribrezzo un video del genere, ma violi proprio i Codici del nostro Stato; quindi copio e incollo, come un Oreti qualunque, chi sa esprimersi giuridicamente meglio di me:
“Nel caso Battisti la spettacolarizzazione della giustizia, cui altre volte abbiamo assistito, ha raggiunto il suo apice. Eppure esistono delle norme che prevederebbero che ciò non avvenga:
– l’art. 114 del codice di procedura penale vieta «la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica»;
– l’art. 42 bis dell’Ordinamento penitenziario impone l’adozione di «opportune cautele per proteggere» gli arrestati «dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità».” (Associazione Antigone)
So che non mi leggerá, Ministro, ma io scrivo comunque: se vuole imitare Salvini, cui si è timidamente affiancato durante l’arrivo di Battisti, copiandone i modi e i metodi, non funziona.
Tra la copia e l’originale sceglieranno sempre il secondo, non il secondino. “Bacioni” LD
Foto: Messaggero
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