Riporto la notizia che il Primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gorizia, ci lascia, perché invitato a coprire il posto di Primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cattinara.
Se il trasferimento verrà confermato, si tratterà di un duro colpo per l’Ospedale di Gorizia, e ciò mi porta a fare alcune considerazioni.
Tutti sappiamo le difficoltà in cui si è trovato il P. Soccorso di Gorizia da parecchi anni. Ora che la situazione, con la venuta dell’attuale Primario, stava andando nella direzione giusta, dando i primi frutti, sia ai Pazienti che al Personale, al Primario viene proposto di trasferirsi.
Ora che, faccio notare, non sono trascorsi neanche due anni, dei 5 da contratto! La grande e prosperosa Azienda Ospedaliera Universitaria Triestina, non trova di meglio che rubarci un ottimo medico e dirigente, un Signore.
Non sono d’accordo su questo modo di operare e di quello che sarà il futuro con Trieste; valutate la differenza di peso politico ed economico tra Gorizia e Trieste, e quest’ultima non trova di meglio che proporre questa soluzione per risolvere il problema, riportando il Pronto Soccorso “di periferia” dell’Ospedale di Gorizia, quasi al punto daccapo.
Da ricordare che il Sindaco Sig. Ziberna ha dichiarato che è giusto accorparci con Trieste, che in una Azienda più grande staremo meglio e soprattutto avremo maggiori opportunità per la sanità Goriziana (!) e Isontina. Questo fatto si conferma da solo, per le bugie dichiarate.
Si ricorda che già il punto nascita è stato chiuso e che i veri motivi venivano da tempi lontani, parlo della nomina del Primario, il compianto dott. Varagnolo al quale, pur vincitore del concorso del reparto di Ostetricia-ginecologia dell’Ospedale di Gorizia, è stato impedito di prendere servizio a Gorizia. In quell’occasione i rappresentanti Istituzionali e Politici di Gorizia non dissero nulla! Nessuno si preoccupò di difendere la sanità goriziana con l’acquisizione di un professionista valido e capace.
Ora, con la perdita del primario del Pronto Soccorso ci ritroviamo in una situazione simile. Non ripetiamo gli stessi errori!Si rispetti il contratto sottoscritto dei 5 anni, con i relativi obiettivi. G.B
Condivido lo sconforto del caro amico Bisiani, ma temo che quanto accade sia inevitabile.
Purtroppo le scelte politiche non tengono conto (da sempre) delle esigenze dei cittadini nè – tantomeno – di una ragionevole organizzazione in sanità, ed anche in altri scenari pubblici.
Da tempo la prima attenzione dei governanti di turno è rivolta al c.d. “contenimento dei costi”.
Purtroppo non si interviene (quasi) mai operando un’analisi decente dei “costi” in questione, ma soltanto tenendo ben presente la mappa delle convenienze politiche (= consenso) della scelta.
Nel caso specifico si è immaginato (suppongo) che gli elettori triestini avrebbero apprezzato la presenza di uno stimato primario nell’Ospedale di Cattinara. E sono più numerosi dei goriziani.
A questo punto il “risparmio” sarà nullo: alla Regione costerà lo stesso o di più se risiede a Gorizia, per esempio. Se cambia residenza costerà lo stesso, ma spenderà a Trieste per vivere.
Lo ammetto: sto facendo i “conti della serva”, ma nemmeno Riccardi ha la caratura di Fasola.
A questo punto condivido in pieno lo sconforto di Bisiani e la sua domanda: perchè la scelta??
Ferruccio Savastano. Vi ringrazio per la pazienza.
P.S.: All’inizio degli anni ’80 il Sindacato Unitario [CGIL-CISL-UIL] produsse un documento relativo alla riorganizzazione sanitaria nella Provincia di Gorizia secondo i parametri della c.d. “Riforma Sanitaria Regionale”, promossa da Gianpiero Fasola [Lega Nord]. Non era male, secondo me.