Salvini va a Monfalcone per affermare che squadra vincente non si cambia, quindi l’ad Bono deve rimanere al suo posto.
Il modello di sviluppo di Fincantieri, fino a pochi mesi fa, era criticato anche dalla sindaco Cisint, perchè si basa su un ristretto gruppo di operai assunti regolarmente ed una enorme fetta di lavoratori di ditte che a loro volta subappaltano la commessa, garantendo profitti elevati, perchè pagati di meno.
Gli operai dei subappalti lavorano in condizioni di paga globale, senza le garanzie di un’assunzione regolare. Il modello Fincantieri, azienda di stato, è dunque quello di far lavorare gli stranieri con meno diritti degli altri. La stessa cosa succede ai braccianti di S. Ferdinando che raccolgono i pomodori a 3 euro all’ora con il ricatto di essere mandati via dall’Italia se perdono il lavoro.
A Monfalcone gli stranieri sono tantissimi e il problema delle abitazioni, dei servizi sociali e sanitari e delle scuole è enorme, come si è visto tempo fa, ma prima quel modello industriale era un problema, oggi tutti lo acclamano senza neppure nominarne i costi .
Dal canto loro i cinque stelle si accontentano di garanzie su altre nomine pubbliche. Ormai di lavoro, della sua organizzazione, dei salari non parla più nessuno: basta avercelo il lavoro, anche se è sfruttato, inquina o fa morire i bambini.
Ma alla fine dell’incontro Salvini non ha evitato di dire che secondo lui le case chiuse andrebbero riaperte, i bordelli dovrebbero funzionare come un tempo. In questo modo, chinando la schiena a chi comanda davvero, accettando senza aprire bocca un modello di sviluppo che non premia gli italiani e aumenta la manodopera straniera, fa il bullo parlando della prostituzione e cercando di distrarre l’attenzione da quella vera, l’inchino agli interessi e ai profitti dei cosiddetti poteri forti. Anna Di Gianantonio
Rispondi