Riprendiamo dalla pagina Facebook di ANPI VZPI Gorizia-Gorica:
A questo link si può leggere la mozione che il consiglio regionale ha votato nei giorni scorsi. Il senso è quello di togliere i finanziamenti a tutti coloro che qualcuno definisce (chi? Il consigliere regionale? La politica?) negazionisti o riduzionisti sul tema delle foibe e dell’esodo.
Sul banco degli imputati dunque sono messe le ANPI e l’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, che ha recentemente pubblicato un Vademecum per il giorno del Ricordo a cura di Raoul Pupo.
Oggi Pupo viene accusato, ma è lo stesso studioso che è stato invitato proprio dal consiglio regionale il 10 febbraio dell’anno scorso a commemorare quella data.
C’è un disegno preciso e chiaro di imporre un pensiero unico sul tema del confine orientale. La ricerca storica non può essere limitata o censurata: essa si sviluppa con la discussione e con lo scambio, con la ricerca e il continuo aggiornamento delle conclusioni.
Non possono essere di certo i politici a decidere chi è legittimato a parlare o deve tacere, perchè così ci si avvia verso una china molto pericolosa e anti democratica.
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