Genitori, domani portate i vostri figli allo sciopero per il clima. Figli, dite ai vostri genitori che si sciopera per il bene di tutti. Insegnanti, uscite dalle classi e camminate fianco a fianco con i vostri alunni, ché non c’è scuola senza futuro.
Una ragazza svedese di 15 anni ha detto forte e chiaro a tutto il mondo adulto che la bugia che i giovani sono il nostro futuro ha le gambe talmente corte che in meno di 50 anni rischiamo l’estinzione.
Basta dire i giovani i giovani i giovani, se poi il profitto avvelena il pianeta e dei giovani se ne sbatte altamente. Il messaggio, diretto e senza troppi fronzoli, ha colpito nel segno. In tutto il mondo i suoi coetanei le hanno dato ragione, smascherando l’ipocrisia dei grandi, che agiscono come se non ci fosse un domani.
È lo sciopero dei ragazzi, dunque, che tagliano il cordone ombelicale e sconfessano la politica dei padri: basta, adulti, così non si può andare avanti, fate morire il pianeta con le vostre scelte miopi. A Gorizia ci sarà il corteo, e la speranza è che in questi giorni aderiscano anche le scuole superiori, come in altre città d’Italia e del mondo.
Penso che sia un’occasione importante per tutti i ragazzi, per far arrivare ad ogni adulto il messaggio che nel suo piccolo è responsabile del fallimento di queste politiche che avvelenano l’aria che respiriamo e la terra che calpestiamo, o perché è un politico o un amministratore, o perché ha votato questi politici e questi amministratori .
Non bastano le leggi, serve la coscienza che il sistema è marcio e di
conseguenza produce marciume. Va cambiato, punto. È una posizione radicale, che non lascia spazio a compromessi, inchioda ognuno alle proprie responsabilità. Sciopero, dunque.
La scuola domani mattina si fa non andando a scuola, e sarebbe bello che gli insegnanti, i genitori, il mondo adulto, tutti capissero che niente è più educativo, niente è più “andare a scuola”, che preparare i ragazzi al futuro. Andrea Picco
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