La sindaco di Monfalcone ha iniziato eliminando le panchine dalla piazza, così gli stranieri non potevano sedersi, ha continuato togliendo le porte dal campetto di calcio, così i bambini stranieri non potevano giocare a calcio, ha proseguito multando gli operai stranieri che mangiavano seduti sul marciapiedi fuori da cantiere, perchè non hanno la mensa, ha impedito la costruzione della sala di preghiera, ha mandato i vigili a controllare le case degli stranieri, ha stigmatizzato che girassero dopo le ore di lavoro con le tute sporche, ha impedito a oltre 70 bambini di frequentare le scuole dell’infanzia, adesso vuole imporre ai money transerf di chiudere alle 17, proprio l’orario in cui gli operai finiscono di lavorare e hanno bisogno di quel servizio per mandare i soldi a casa.
Il tutto con un unico obiettivo: rendere invisibili e umiliare gli stranieri che con il loro lavoro rendono possibili i profitti della fabbrica, fanno guadagnare i negozianti, i proprietari di case, la città nel suo insieme.
Lavorare a paga bassa e non chiedere alcun diritto, sgombrare il salotto buono di via S. Ambrogio, incontrarsi in luoghi nascosti e senza dare nell’occhio.
Sabato a Monfalcone almeno 200 persone si sono ritrovate a manifestare contro queste politiche. I leghisti se la prendono con gli stranieri, le donne, i poveri; dicono di difendere la famiglia e ogni anno i giovani vanno all’estero perchè non hanno nel paese nessuna prospettiva.
Basta con queste giunte che ci fanno ritornare indietro di secoli. Anna Di Gianantonio
Sono curiosa di vedere cosa succederà a Gorizia dove c’è stata l’ordinanza antibivacco e dove, secondo quanto affermato dalla stampa, il Comune sta progettando una tribuna ai Giardini Pubblici dove poter trascorrere la pausa pranzo. Forse serviranno i documenti per accedervi?!?