Riprendiamo dalla pagina Facebook di Anpi.
Nel paese c’è un attacco senza precedenti all’antifascismo. Si vietano manifestazioni, si disertano quelle in programma, si afferma che è una festa divisiva.
Si dimentica che il 25 aprile è la radice della repubblica italiana, il fondamento della nostra Costituzione democratica. Tutti la dovrebbero riconoscere a meno che non abbiano fondato la loro politica su un’idea molto diversa di “democrazia” .
Salvini e Meloni vogliono ridurre la democrazia rappresentativa, svuotare di poteri il Parlamento, anelano all’uomo forte che stimoli e si faccia interprete delle pulsioni più aggressive della società. Vogliono un paese gerarchizzato, razzista, più violento, che garantisca solo ad alcuni i diritti.
Se volete non lo chiamiamo fascismo, ma di certo la filosofia è la stessa. I partigiani e le coraggiose partigiane si sono mossi in altra e opposta direzione. Erano internazionalisti, giravano l’Europa e il mondo, volevano una società di uguali, un mondo dove contare di più, irridevano all’uomo forte.
La loro è una memoria alternativa alla narrazione odierna, dove nazionalismo, sovranismo di facciata (siamo in realtà subalterni come prima) orgoglio nazionale contro lo straniero sono sentimenti davvero fuori tempo massimo: l’800 è finito prima del ‘900. Noi la memoria dei partigiani e degli antifascisti la difenderemo sempre e non perchè siamo nostalgici, ma perchè pensiamo che maggiore uguaglianza economica, maggiori diritti per tutti, inclusione, siano il migliore antidoto ai sentimenti di rancore e risentimento che tormentano gli Italiani. Ora e sempre Resistenza!
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