Riprendiamo il testo dalla pagina Facebook di ANPI VZPI Gorizia-Gorica
Nonostante si sapesse che Piero Camber doveva allontanarsi dal ruolo di consigliere regionale, essendo stato condannato per peculato a 11 mesi in primo grado, l’ultimo suo atto è stato quello di far votare una mozione che sta suscitando l’indignazione di storici, intellettuali, uomini e donne di cultura a livello nazionale.
La mozione, come abbiamo avuto modo di dire, impegna la regione a togliere i finanziamenti a coloro che diffondono idee negazioniste o riduzioniste sulle foibe e coinvolge nella critica ANPI, Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, nonchè altri storici “dannati” dal pensiero dominante.
Chiunque osi mettere in discussione la versione ufficiale degli” amici” su come si sono svolti i fatti dopo la seconda guerra mondiale, o tenti di connetterli al fascismo e all’occupazione italiana della Jugoslavia, oppure contesti i numeri propagandistici diffusi sugli scomparsi, avrà come punizione l’impedimento a parlare, perchè si ritroverà senza una lira.
E la decisione è stata presa da chi era già stato riconosciuto colpevole (seppure solo in primo grado) per peculato. Tipica ironia della sorte: sottrae il denaro chi è (sospettato) di averlo sottratto.
Ormai questa politica non ha bisogno di specialisti: decide su vaccini, scienza, corpo delle donne, storia a colpi di maggioranza, con il voto impone ciò che si deve e non si deve dire, chi ha ragione e chi ha torto, chi può esistere e chi deve scomparire.
Questa battaglia perchè la mozione venga ritirata ci deve coinvolgere tutti, perchè riguada la democrazia e la libertà di pensiero che sta venendo meno nel paese a tutti i livelli.
Su Facebook gira un appello dell’Istituto Ferruccio Parri che è utile sottoscrivere.
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