Negli ultimi anni le persone che sopravvivono dopo una diagnosi di malattia oncologica sono diventate sempre più numerose grazie ai progressi della medicina, all’efficacia delle terapie e alla diagnosi precoce.
Nel 2018 gli italiani con diagnosi di tumore erano circa 3,4 milioni, circa il 6% della popolazione, 1 su 19.
Uno su 4 è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e si può considerare guarito.
La prognosi ovviamente cambia a seconda della tipologia di tumore, della precocità con la quale è stato diagnosticato e dell’età del paziente, in ogni caso si può affermare che oggi i tumori non sono solo “curabili” ma anche “guaribili”, e questo ha importanti ricadute sulle persone e sulla intera società.
La cittadinanza cambia caratteristiche: oltre all’aumento dell’età media, aumenta anche la percentuale di persone che vivono dopo una diagnosi di cancro o di malattia cronica degenerativa in senso lato.
Quello che un tempo era considerato straordinario ora rientra nella normalità, anche se il momento della diagnosi e della terapia rappresentano una fase della vita molto difficile, delicata, impegnativa sotto tutti i punti di vista, sia per chi è malato sia per chi gli sta vicino.
Ognuno di noi ha avuto esperienza diretta o indiretta di malattia neoplastica.
Nel malato riflettiamo la nostra stessa paura della malattia e a volte non sappiamo come relazionarci, mentre la persona che vive con la malattia non ha bisogno di pietà o di false rassicurazioni, ha solo bisogno di riconquistare la propria normalità, anche nella vita di tutti i giorni.
E allora una città sensibile e vicina alla gente, si attrezza e va incontro ai bisogni anche se non espressi.
E’ in questa ottica che il Forum ha promosso e accompagnato la nascita di una rete di professionisti che si vogliono occupare anche di questi bisogni.
IRIS, Insieme Ritroviamo Il Sorriso, è una rete composta da liberi professionisti e associazioni che si occupano di benessere anche nei momenti difficili della diagnosi e della chemioterapia.
I componenti sono estetisti, biologi, parrucchieri, erboristi, psicoterapisti, musicoterapisti, ecc. che hanno sviluppato competenza ed esperienza e si dedicano a persone cha vivono con queste problematiche.
La rete è aperta a professionisti e volontari che vogliano partecipare.
In un certo senso il Forum ha cercato di fare incontrare la domanda con l’offerta, ma è andato oltre alle regole di mercato cercando di combattere lo stigma, riconoscere i mutamenti della società, essere vicino alla gente nei momenti di bisogno e fragilità senza falsi pietismi.
Si tratta di sviluppo di società, di città che ascolta e ha a cuore i cittadini, di città che cura. Mariateresa Padovan
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