Ziberna e soci voltano le spalle ai cittadini e se ne vanno, al loro posto resta seduta la vergogna.
Il peggior Sindaco della storia della città riesce a superarsi alle 20 di martedì 7 maggio, quando ordina ai rappresentanti della maggioranza dei cittadini e alla sua giunta di seguirlo e abbandonare l’aula, impedendo così la discussione sulle petizioni che 3200 cittadini, che lui dovrebbe rappresentare, gli hanno fatto pervenire cinque mesi fa.
A memoria non si ricorda un atto così grave, un vero e proprio sfregio alla democrazia fatto in nome del potere.
Vergognosamente, i consiglieri che sono lì per delega dei cittadini stessi, lo seguono in questa delirante scelta, che di fatto lo pone non più come sindaco di tutti ma solo dei suoi scodinzolanti consiglieri di quella che da ieri è una pseudo maggioranza, visto che tre restano in aula (Ferrari, Tomasella e Zorzenon, più Cagliari che però è obbligato in quanto Presidente).
Si spaccano quindi, pur di non discutere ciò che i cittadini chiedono sia discusso, di fatto venendo meno al mandato che il voto dà loro, ossia rappresentare chi li ha votati.
Si spacca la Lega, Salvini il popolo e tutta la retorica del prima i goriziani: Altinier, Zotti e Tomani sono i primi a sparire, assenti, Tomasella presente.
Sparisce Forza Italia, anticipando il suo futuro post europee: nessuno in aula, Hassek, Roldo Gentile, Romano, Oreti, Obizzi e Ziberna, neanche quella Nicol Turri che vive a Sant’Andrea e dovrebbe essere lì in prima fila coi firmatari.
Si spaccano i Fratellini d’Italia: Zorzenon s’è desto e resta, Cosma, Braulin e Del Sordi invece da schiavi di Roma porgono la chioma, e spariscono anche loro.
Si spacca progetto FVG: F resta in aula, V e G se la danno a gambe, le gambe di Ciotta, Stasi, Piscopo e Picariello, che da buoni militari obbediscono tutti. Avanti marsc’!
Celestino Turco si ricompatta con se stesso e esce. Sartori idem.
La seduta è tolta, manca il numero legale. Il saccheggio dei barbari della democrazia è compiuto. La città e i cittadini sono stati umiliati.
Dimissioni, subito. Andrea Picco
Un consigliere defilato ha anche firmato entrambe le petizioni. Le firme le ho raccolte io.
Non faccio nomi, ma lui sa.
Ma dova sta la coerenza politica?