Come al solito il primo cittadino attacca la sinistra, rea di “aggredire” le opinioni del sindaco. Non si tratta di aggressione di facinorosi, ma di ragionamento.
I cittadini che non vogliono industrie insalubri, che sono contrari all’apertura di nuovi centri commerciali, che non vogliono la piazza Vittoria aperta al traffico non sono nè di destra, nè di sinistra, semplicemente hanno in mente una città diversa da quella che vuole chi ci amministra.
Come dice lo stesso sindaco il mondo è cambiato e non sarà l’incremento del traffico che porterà nuovo benessere. Il commercio on line è un dato di fatto che l’automobile non potrà cambiare, il numero spropositato di supermercati ha già desertificato la città, i negozi chiudono perchè ci sono molti disoccupati, come ci dicono i dati sulla richiesta di reddito di cittadinanza.
Tutti gli studi dimostrano che i centri accessibili solo a pedoni o a biciclette creano maggiore appeal e per questo in tutte le città italiane sono in espansione.
Riaprire la galleria al traffico significa distruggere una piazza appena finita, rovinare i bar, perchè nessuno berrà l’aperitivo davanti alle macchine che gli transitano davanti, eliminare un punto di possibile incontro, non risolvere neppure i problemi del commercio, visto che sono perplessi anche i negozianti.
La “vivacizzazione “di Gorizia la si fa in altro modo, con una città che imbocchi la strada della sostenibilità: più biciclette, più passeggiate, come ormai consigliano tutti, verde curato, marciapiedi a posto e transitabili con carrozzelle, sgravi a chi vuole intraprendere, fine degli odi e dei rancori da anni ’50.
Una cittadina che valorizza l’ambiente, la cultura, l’accoglienza, lo stare bene con meno inquinamento. Il modello di città drive in è ormai superato sia dalle amministrazioni di destra che da quelle di sinistra, basta guardarsi attorno. Anna Di Gianantonio
Standing ovation for You.
Ad un certo punto dell’articolo nella cronaca di Gorizia di oggi del quotidiano “il Piccolo”, tra i discutibili motivi, il Sindaco afferma “che diminuire l’inquinamento atmosferico da traffico veicolare (il 25% deriva da chi cerca posteggio)”.
Non conoscendo da quali non citate fonti porti questo dato, ma comunque accettandolo, rileva che, in effetti, il traffico veicolare porta inquinamento.
Ma la domanda è: la differenza, pari al 75%, la dobbiamo comunque respirare? E perché? Quando le città europee cercano promuovono con successo l’uso della bici ed attuano piani di mobilità sostenibile, quando anche a Udine, leggi via Mercato Vecchio (13/03/19), gli attuali Amministratori hanno valutato che è meglio pedonale, che a Trieste (14/03/19) si l’idea è quella di liberare/limitare entro un’anello l’uso dei veicolo privato, qui nella nostra città dove non esiste un reale problema dei parcheggi, se non la pigrizia di fare quattro passi, si naviga in direzione opposta e contraria. Senza beneficio alcuno.
In città “evolute” si è capito che la pedonalizzazione, il favorire l’uso della bici, porta beneficio a tutti.
nc