Un’idea, in due anni, per la città. Una. Niente.
Oggi, dopo due anni, per piazza Transalpina si farà un concorso di idee, che tradotto significa non abbiamo idea di cosa farci, qualcuno ci dica qualcosa per favore.
Neanche il parcheggio son riusciti a togliere. Perché i progetti per quella piazza sono ambiziosi, ambiziosissimi, ma non si sa mai quali siano. Per forza, non lo sanno neanche loro.
Il grande bluff di questa amministrazione di improvvisatori si fa ogni giorno che passa più evidente, basta guardare le continue promesse che ogni giorno riempiono la cronaca locale del Piccolo.
Due anni di cicliche riproposizioni degli stessi titoli, in base ai quali la città sarebbe dovuta rinascere ormai cento volte e invece giace agonizzante, ripiegata su se stessa, senza presente né futuro.
Avreste dovuto assistere all’avvilente commissione sull’aeroporto della scorsa settimana, un concentrato di arroganza e nullità da mettersi a piangere.
Chi guida la città è prigioniero dei suoi evidenti limiti, è ancora quello di Gorizia frazione di Kabul, se gli togli i migranti non sa neanche come si chiama.
Due anni buttati via, che di questi tempi è come perderne venti… Ma birre di frontiera è alle porte: da Gorizia innanzitutto a Gorizia innanzi rutto. Andrea Picco
È incredibile come ogni giorno le notizie accadano sempre esattamente per quanto basta a riempire un quotidiano!
Potremmo parlare anche dell’ormai “tradizionale” (visto che si ripete uguale ogni anno) annuncio della riapertura dell’albergo “alla Transalpina”, che, nonostante l’acquisto da parte del gruppo che gestiva l’Entourage (si, proprio quello che ha chiuso), risulta ancora tristemente chiuso. La piazza e’ in stato di grave abbandono e questo e’ quello che i turisti da tutto il mondo vedono: auto parcheggiate in divieto di sosta, il camioncino dei panini (chiuso), non un cartello esplicativo sul piazzale, sul suo significato importantissimo, sulla sua storia che e’ la storia della nostra Europa: nulla. Ma quando c’e’ da far foto per la campagna elettorale la Transalpina e’ sempre la location ideale! Fortunatamente la presenza del museo del confine e dell’infopoint rimediano in parte alle vergognose carenze delle istituzioni e dei politicanti (evito di usare la parola politici poiche’ non la meritano).
Li vedremo in piazza Transalpina mentre firmano accordi transfrontalieri per la candidatura a Capitale della cultura 2025. E ancora una volta sentiremo parlare di cultura persone che cultura non hanno.