Il sindaco di Gorizia, nella lotta senza quartiere che sta portando avanti per il mantenimento della provincia di Gorizia, concede che Grado e Monfalcone vadano con chi vogliono, dimostrando fermezza e determinazione da vero combattente.
Immediatamente l’assessore Asquini di Monfalcone afferma che, dato che nella città dei cantieri si delinque di più, allora la questura può passare direttamente a Monfalcone che ne ha più bisogno.
Ecco cosa vuol dire perdere la provincia: che un giorno i bisiachi vogliono la questura, il giorno dopo gli udinesi si prendono la prefettura, poi i gradesi si prenderanno qualche scuola e i goriziani come al solito rimarranno in braghe di tela, avendo a proteggerli questa fiera classe dirigente che non si piega ad alcun compromesso.
Ora però il problema concreto che si pone è come rispondere. Perchè qui o si cede ad Asquini senza trattare, oppure si cerca di fare crescere di più le azioni delittuose in città. Cosa sceglieranno i nostri politici? Anna Di Gianantonio
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