C’è un aspetto, relativamente alla querelle su Galleria Bombi, che nel dibattito tra “pro” e “contro” la riapertura al traffico, non è stato preso seriamente in considerazione, ovvero la salute/stabilità della galleria stessa.
E’ stato interessante e anche abbastanza inquietante apprendere, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, grazie a un’interrogazione del consigliere Gabrielcig, che all’interno della Galleria è stato apposto un vetrino all’interno di una crepa di dimensioni importanti.
Dato di fatto: dopo i lavori che dovrebbero portare all’installazione dell’ascensore in tempi e modi ancora indefiniti, le infiltrazioni d’acqua nella galleria sono sensibilmente aumentate, cosa di cui mi sono personalmente accorta quando mi sono recata in galleria al tempo in cui essa fungeva da albergo a 5 stelle per gli immigrati.
Gabrielcig, chiede giustamente che, prima di stanziare cifre ingenti per un progetto (che peraltro sembra non piacere a nessuno), venga commissionata una valutazione di impatto ambientale, insomma un pezzo di carta che certifichi la stabilità della struttura in vista, non solo dei lavori a cui dovrà essere sottoposta, ma del transito di auto sotto di essa.
L’assessore Bellan si è impegnata a dare una risposta scritta alla questione, quindi staremo a vedere, ma il punto è un altro: perchè si mettono a bilancio tanti soldi per un progetto PRIMA di essere certi che esso non metta a rischio l’incolumità di noi tutti?
Un’altra domanda interessante sarebbe come mai, in tempi di vacche magre, per progetti di questo tipo i soldi (e non pochi, 550 mila euro) si trovino sempre… Eleonora Sartori
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