I tabelloni sulla storia del Novecento sono gli stessi utilizzati per la mostra “Il secolo lungo” che è stata esposta nella sala del Senato a Roma, a Gorizia in via S. Chiara, alla biblioteca di Nova Gorica.
Tutti faziosi anche i senatori della Repubblica che, come Sergio Zavoli si sono complimentati? Il cambiamento che è stato fatto riguarda, se non sbaglio, le foto. Nel gruppo di ricerca si erano proposte foto d’attualità che rappresentassero i luoghi della storia come sono oggi, successivamente sono state scelte foto storiche.
Lo spirito del tabellone, elaborato con studiosi goriziani di diverso orientamento politico e con storici sloveni, aveva lo scopo di trovare dei punti in comune che superassero le solite diatribe sulla storia del Novecento, tese a ricordare esclusivamente le foibe trascurando il ventennio fascista, l’occupazione tedesca, la deportazione della comunità ebraica, la guerra, la resistenza e l’esodo.
Mi pare che su un arco cronologico dal 1922 (ma da noi e a Trieste anche prima) al 1945 ed oltre, ricordare solo i 40 giorni di Tito appare riduttivo. Il sindaco Romoli aveva visionato il tabellone e aveva dato il consenso, quindi di cosa stiamo parlando? Quale inesattezze e falsità sarebbero contenute nel tabellone? Perchè, oltre a parlare di storia “faziosa”, non si entra mai nello specifico?
Mi sembra che ancora una volta, come accade ormai da decenni, non si cerchi una strada per stemperare gli animi e guardare una buona volta avanti, ma si voglia attizzare rancore e risentimento con la testa sempre rivolta all’indietro. Anna Di Gianantonio
Una richiesta di dimissioni giunta dalla persona sbagliata per motivi sbagliati. Ma più che legittima per mille altri motivi…