L’assessore ai like, a cosa sta pensando? I pollici si stanno girando, dopo le due dita infilate negli occhi della propaganda dal fuoco “amico”, i consiglieri Cosma e Ferrari. Pollice verso al suo ruolo di assculpop, per la sua scarsa conoscenza della storia della città, secondo Cosma; pollice verso per la gestione del castello delle meraviglie, secondo la Ferrari, perché, al netto delle contestazioni mosse a lei, quelle mosse a lui sono lì che attendono risposta e sarà dura confutarle.
Ziberna lo difende a prescindere, direbbe Totó, e sappiamo bene perché, ma è una difesa scomposta, che sortisce effetto contrario. Ruby è la nipote di Mubarak, siamo lì più o meno. Quindi sui tabelloni del ‘900 a Gorizia si sposta l’attacco su Stasi, colpevole addirittura della collocazione dei tabelloni stessi, ma sulle foto del giornale c’è sempre lui, che assiste compiaciuto all’inaugurazione e servirebbe Photoshop per farlo sparire.
Il castello delle 50000 presenze annue è così descritto dalla consigliera Ferrari: 1.la biglietteria è uno sgabuzzino; 2. La cassa non esiste (!) si usa una cassettina di metallo; non c’è registratore di cassa e nemmeno un computer con internet 3. Il personale non è valorizzato; 4. Molte opere sono prive di didascalie, si dice rubate dai visitatori… Mai rimpiazzate; 5. Bookshop inesistente : quattro volumi ultradatati; 6. Nella cappella di san Bartolomeo le opere sono tutte in penombra; 7. Probabili escrementi di piccione su un quadro.; 8. Castello inagibile a persone con disabilità; 9. I tarli si mangiano le cornici alla grande; 10. E ultimo: anziché buttare i soldi nella galleria Bombi mettiamoli là, perché se un turista per caso ci va, di sicuro non ci torna.
Hai voglia, bravoRudygranderudylaiklaik, a dire che tra un anno, se tutto va bene, ci vai in ascensore. Andrea Picco
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