Oggi pomeriggio si riunisce ancora una volta la commissione consigliare sul tema dell’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia, per capire se e come la Consortile stia lavorando a una soluzione dei suoi enormi problemi.
Bisogna riuscire a capire se esiste una volontà seria di rilanciare l’aeroporto, oppure si stia perdendo tempo nella speranza nascosta che – come già ipotizzato da altri consiglieri, per esempio Maraz dei 5 stelle qualche settimana fa – col fallimento della consorrile l’intera area alla fine sia ceduta ad un privato, senza andare troppo lontano ad esempio il batman locale proprietario della Pipistrel.
Mettiamoci per un momento a ipotizzare uno scenario possibile, qualora la consortile fallisse. Il recente protocollo stato – regione sul passaggio di alcuni beni demaniali dallo stato alla regione, tra cui appunto la porzione di aeroporto del comune di Savogna, rende infatti quanto mai concreta la possibilità di trasformare l’area che si trova nel comune di Savogna da bene demaniale dello Stato a bene regionale, il che la renderebbe alienabile.
Il sindaco ha affermato nel suo ultimo intervento sulla stampa che mai venderà il sedime aeroportuale dell’aeroporto Duca d’Aosta, ma a consortile fallita potrebbe ovviamente aver voce in capitolo solo nella porzione del comune di Gorizia: non potrebbe fare più nulla una volta che la particella del comune di Savogna (e quindi di competenza di un’altra amministrazione) fosse alienata.
Si dovrebbe pertanto intervenire prima, diciamo a consortile “viva”, per evitare che si verifichi questo passaggio. Il Sindaco vede con favore il passaggio dei beni dal demanio alla regione, perché un bene regionale sostiene sia più facilmente finanziabile di uno nazionale, ma non tiene conto del fatto che difficilmente la Regione interverrà nuovamente nel caso di un ennesimo fallimento della Consortile.
Fallirà? Non fallirà? Questi primi mesi di gestione Ceccherini si sono sciolti come le ali di Icaro. E siamo come sei mesi fa, sull’orlo del fallimento. L’aeroporto delle nebbie era uno dei punti chiave dell’amministrazione per il rilancio della città. Potrebbe finire la sua storia a breve, con una finta volontà di dargli un futuro. Non vorrei che ci toccasse vedere il Sindaco, tra qualche mese, che si costerna s’indigna s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità. Andrea Picco
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