Davvero deprimente l’ultima seduta del consiglio comunale in cui il piano di ristrutturazione dell’aeroporto è stato bocciato con il determinante apporto della maggioranza. In aula tutti i gruppi che la compongono, tranne la lega, hanno assunto posizioni diametralmente opposte al loro stesso interno. Per un consigliere di Fratelli d’Italia, di Forza Italia o di Progetto FVG che sosteneva la necessità di salvare la struttura e di “scommettere sul futuro”, un altro definiva la vicenda della consortile oscura e piena di incognite.
Spaccati i partiti, spaccata la maggioranza, spaccata pure la giunta per l’uscita dall’aula di un assessore e addirittura del presidente del consiglio su un punto fondamentale: il rilancio dell’aeroporto, che con la variante 41, era uno degli obiettivi programmatici principali dello schieramento di Ziberna.
A questo punto fallito anche questo progetto, non pervenuta la vicenda “zese” che molti fanno fatica a ricordare cosa esattamente sia, con lavori per l’ascensore fermi e le strutture divorate da piante e da ruggine, con la riapertura di galleria Bombi che nessuno vuole, con un tasso demografico da zona depressa, quale futuro si prospetta per la città? In questa situazione cosa può fare il sindaco? Certo non può pensare a rimpasti o rimpastini, perchè le persone quelle sono e hanno dimostrato da tempo scarsa fiducia sui progetti determinanti per Gorizia proposti dalla loro stessa giunta.
La maggioranza è finita, questo è il dato politico sotto gli occhi di tutti e la città non può permettersi un’amministrazione che galleggia come una zattera con un comandante che molti non seguono più. Si prenda atto con realismo della situazione e il sindaco si dimetta, per il bene della città che dice di amare. Anna Di Gianantonio
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