Siamo gli amici di Fabrizio Facchettin e attraverso le nostre parole vogliamo raccontarvi una storia: la storia di Fabrizio, un uomo di 50 anni che amava il cinema, la Juventus e l’amatriciana. Fabrizio non era solo, come scritto in diverse parti, c’eravamo noi e soprattutto c’era la sua famiglia e le grigliate del sabato con il fratello, la cognata ed il nipotino. Non sappiamo cosa sia successo quella maledetta mattina, ma sappiamo che noi a Fabrizio volevamo, anzi, vogliamo bene e desideriamo farvelo conoscere. Aveva gli occhi azzurri che si illuminavano quando sorrideva; amava parlare di storia, scienze e di computer (a quanti di noi ha insegnato l’uso del pc o semplicemente dello smartphone). Era una persona gentile, di una gentilezza d’altri tempi: ti versava l’acqua, ti apriva la porta, mai una parola fuori posto. E’ vero a volte stava anche male, ma quando questo accadeva chiedeva aiuto: il centro di salute mentale era per lui un porto sicuro.
Tutto quello che è stato scritto in questi giorni, tutti questi dubbi su Fabrizio, tutte queste congetture ci hanno fatto molto male, come hanno fatto male alla sua famiglia e come hanno fatto male a Fabrizio stesso che non può replicare. Non si sa cosa sia successo, le indagini ce lo diranno e quindi fino ad allora auspichiamo un rispettoso silenzio per tutte le tre le vittime. Di seguito le parole che alcuni di noi vogliono che arrivino a Fabrizio in qualche modo:
“Fabrizio me lo ricordo che faceva cibo buono ed era anche una buona persona. Davvero una persona eccezionale. Dopo ciò che è accaduto io ci sono rimasto male. Caro Fabrizio ci manchi e rimarrai sempre nel nostro cuore”. Alessandro
“Fabrizio era una persona speciale. Gli piaceva la musica, cucinava bene e si impegnava molto. Raccontava sempre belle cose, si confidava, era gentile” Natalie
“Al caro amico Fabrizio, ti ricorderemo per sempre. Sei stato sempre buono e gentile” Gianluca
“Nella vita a tutti piacciono le cose dolci e belle e Fabrizio non mancava di queste qualità. Dobbiamo diventare una società solida dove si può contare gli uni sugli altri”. Dario
Questi alcuni pensieri che ci sono nati spontanei pensando a lui: un uomo dai molti interessi e dall’animo gentile, sempre pronto a schierarsi dalla parte del più debole. Fabrizio era un uomo come tanti altri con qualità e difetti, che cercava di vivere al meglio e felice.
Non vogliamo fare alcun tipo di polemica per come è stato trattato dai mezzi di comunicazione, crediamo che non ne valga la pena, vogliamo ringraziarvi per l’attenzione con questa poesia:
Mi piace immaginare
che alle porte del cielo
c’era il tuo amico ad aspettarti
e che adesso siete
in qualche ristorante
dove finalmente
non c’è nulla da pagare
immagino le vostre risate
e la leggerezza serena
di una canzone ascoltata
senza bisogno di cuffiette
Non voltatevi indietro
Qui non c’è nulla di tutto questo
Servono a noi le cuffiette
Per non sentire più
Le critiche della gente
Buon viaggio
Gli amici di Fabrizio: Alessandro, Beatrice, Dario, Fiorella, Gianluca, Natalie, Donatella, Marco, Mariagrazia, Matteo
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